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NUORO. Solidarietà per le zone terremotate nei mercati di Campagna Amica

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Sono arrivate anche in Sardegna direttamente da Norcia, le caciotte solidali "salva stalle" per garantire ogni giorno la mungitura e l'alimentazione delle mucche sopravvissute al terremoto del 24 agosto scorso. 
L'iniziativa, che mira a valorizzare e difendere nella ricostruzione l'identità dei territori colpiti dal sisma, è nata grazie ad una rete di solidarietà coordinata dalla Coldiretti con la collaborazione della cooperativa Grifo latte che nonostante le difficoltà ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte. 
La caciotta della solidarietà è prodotta con il latte di Amatrice, Norcia e Leonessa, è stata venduta al prezzo di 10 euro nei mercati di Campagna Amica. E' riconoscibile da una speciale etichetta per il sostegno alle aree terremotate "Aiutaci ad aiutarli". 
La vendita nei mercati di Campagna Amica sardi è cominciata la settimana scorsa a Cagliari, Sassari e Oristano e si è conclusa ieri a Nuoro.
"La Coldiretti si è attivata immediatamente per aiutare gli allevatori e agricoltori dei Comuni terremotati con delle azioni mirate e concrete – spiega il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Questa delle caciotte è una iniziativa con effetti diretti verso le aziende agricole che si trovano tra Amatrice e Norcia e che quotidianamente fanno i conti con la mancanza di mangimi, acqua, energia, attrezzature per la mungitura e ricoveri sicuri per gli animali sopravvissuti".
In Sardegna, come nel resto d'Italia, la Coldiretti è impegnata con un'altra serie di iniziative. A Sassari è stata già organizzata una serata di solidarietà con la vendita dell'amatriciana, mentre a Cagliari i produttori di Campagna Amica e la Federazione provinciale stanno dando un piccolo contributo economico in favore delle zone terremotate. Altre le stanno promuovendo a Oristano e Nuoro ed a livello regionale. 
"Ancora una volta i sardi si stanno dimostrando molto sensibili – afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba -. Le caciotte e la pasta all'amatriciana sono state vendute in pochissimo tempo con i fondi che sono andati direttamente nei territori colpiti dal terremoto. Come Coldiretti le azioni sono mirate al settore agricolo".
Stiamo parlando di un territorio ad alta densità di aziende agricole (7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%). Come emerge da un primo bilancio elaborato dalla Coldiretti, nelle campagne dei 17 Comuni che hanno subito danni strutturali gravi sono, infatti, a rischio 3.300 posti di lavoro.  
La percentuale maggiore di superficie agricola utilizzata è destinata a prati permanenti e pascoli (71,7% rispetto al 26,7% del dato nazionale) a conferma del deciso orientamento verso le attività di allevamento con 55.961 animali e il prevalere quasi ovunque delle pecore anche se i bovini sono presenti a Norcia, Cascia ed Amatrice . Sempre secondo il bilancio della Coldiretti, le aziende agricole censite nell'area interessata sono 1894, di cui quasi il 35% (pari a 658 aziende) presenti nei territori perugini dell'Umbria, seguiti dalle Marche (582), dall'Abruzzo con 372 e dal Lazio con 282 aziende nel reatino, delle quali 181 ad Amatrice, le più danneggiate. 
La maggior parte delle aziende sono di tipo familiare condotte direttamente dal coltivatore (91,9%) e sono strutturate in forme giuridiche prevalentemente individuali (88,2%). L'agriturismo tocca quota del 25% ed è particolarmente presente nei comuni dell'Umbria (33%), soprattutto a Norcia (50%) e a Preci (75%) mentre nelle Marche le quote principali sono a Montefortino (45,5%), Montegallo (50%) e Montemonaco (85,7%).
 

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