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MACOMER. 70 anni fa centinaia di sardi in Belgio nelle miniere: evento dell'associazione Nino Carrus

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Dopo aver interessato quasi tutti i paesi del Barigadu il progetto "Uomini contro carbone" approda nel Marghine, a Macomer, con la proiezione di un video con interviste a tre minatori di Sindia (Michele Pinna – Antioco Oggiano – Antonio Daga ) e la proiezione del film "Già vola il fiore magro" di Paul Meyer, che racconta la storia di un minatore sardo e della sua famiglia, emigrati nel bacino minerario del Borinage (Belgio) alla fine degli anni 50. L'appuntamento è fissato per il 30 settembre 2016 alle ore 21,00, presso il Centro Servizi Culturali di Macomer.

Il progetto vuole ricordare la firma dell'accordo sottoscritto 70 anni fa tra Italia e Belgio in seguito al quale 50 mila sardi presero la via dell'emigrazione nei bacini minerari del Belgio, e fra essi centinaia di disoccupati del Marghine, della Planargia, del Barigadu e del Goceano.

Sono queste alcune delle aree della Sardegna maggiormente toccate dal fenomeno che ha interessato comunque tutta l'isola. Una delle esperienze migratorie più forti e, sotto molti aspetti, più terribili per le condizioni di vita e di lavoro. Una storia di sfruttamento ma anche di riscatto per molte famiglie di sardi che si sono integrate nella società belga.

Sono ancora vivi alcuni dei protagonisti di quell'esperienza migratoria, nei nostri paesi e in Belgio. Ancor più numerosi i loro familiari e parenti che non hanno dimenticato. Alcuni di questi (tre emigrati di Sindia) avremo occasione di sentirli nel video/ intervista che verrà proiettato all'inizio della manifestazione del 30 settembre. Altri saranno presenti alla proiezione dei due film/documentari.

* Il primo trattato "Uomini contro carbone" è del 1945. Il governo belga si impegna a dare all'Italia 24 quintali di carbone fossile all'anno per ogni italiano che si reca ad estrarlo nelle sue miniere.. Un altro protocollo venne firmato nell'anno successivo – 1946 - con clausole molto rigide per i doveri dei lavoratori emigrati e decisamente carenti per la parte dei diritti.

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