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GAVOI. L’Amministrazione Comunale di Gavoi e l’Università di Sassari partner in un progetto di monitoraggio delle acque

redazione
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"Già nel programma partecipato di Comunidade, frutto del lavoro a più mani dei Tavoli Tematici, era prevista un'azione di monitoraggio e certificazione dell'acqua pubblica, attraverso azioni di controllo su fiumi, lago, ruscelli e sorgenti. Il progetto dell'Università di Sassari – Dipartimento di Agraria, cofinanziato dalla nostra amministrazione è stato l'occasione di iniziare a studiare il bene primario del territorio, l'acqua appunto, con lo scopo di intervenire alla tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini, interesse per noi prioritario soprattutto perché un'azione di questo tipo non è mai stata svolta prima d'ora in modo sistematico e scientifico".

Così l'Assessore al Territorio Ivan Urru e il consigliere con delega all'Ambiente Renzo Costeri introducono il progetto di ricerca che da poco più di un mese è partito sul territorio gavoese per iniziativa della Università di Sassari. Il progetto coinvolge una giovane laureanda gavoese, Giuseppina Ibba (affiancata dal dottor Gianni Ragaglia) che nelle vesti di ricercatrice tirocinante svolge il monitoraggio e le analisi microbiologiche delle acque provenienti da una sorgente all'interno dell'abitato, delle fontanelle comunali, dai fiumi che confluiscono nel Lago di Gusana.

Il Responsabile Scientifico  Prof. Pietrino Deiana e il coordinatore delle attività Prof. Raffaele Marongiu, nel progetto di ricerca, ricordando l'importanza della risorsa acqua, messa in pericolo dalla aggressività privatizzatrice delle multinazionali e dal crescente inquinamento sottolineano quale obiettivo primario della ricerca la conoscenza e la tutela di questo bene comune.

Si intende creare con questo progetto una rete di campionamento e controllo (chimico e microbiologico) delle acque affluenti del Lago di Gusana. Su richiesta dell'Amministrazione Comunale, inoltre, il monitoraggio si estende anche alle fonti presenti all'interno del paese.

La ricerca durerà circa un anno, con prelievi ripetuti, e i risultati ottenuti daranno la valutazione dell'inquinamento di origine urbana e l'eventuale inquinamento delle zone rurali per quanto riguarda i fiumi e permetterà di definire la qualità delle acque monitorate con particolare riferimento alle fonti paesane dalle quali i cittadini attingono l'acqua potabile.

 In questi giorni inoltre è stata data in appalto e è partita la seconda tranche della manutenzione ordinaria del letto del fiume Rio de Bidda che interessa il tratto Callatei – Badu Lodine – Margheriai per consentire il regolare fluire delle acque che lambiscono l'abitato. Un altro importante intervento, a finanziamento regionale, a tutela del territorio e per la salvaguardia dal rischio idro geologico .

 

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