Stefano Sanna è stato confermato alla giuda dell’Associazione Nazionale Pastorizia (Assonapa).
Il 36enne pastore di Ozieri (Comune italiano con il numero più alto di ovini, ne conta 70 mila) è stato eletto questa mattina all’unanimità dal Consiglio di amministrazione dell’associazione riunitosi nella sede di Roma.
La prima elezione a capo dell’Assonapa risale al 15 ottobre del 2013. “Sono stati tre anni intensi è difficili – è il bilancio tracciato dal presidente che ringrazia il Cda uscente per il supporto e l’attività svolta a favore del settore -, in cui abbiamo iniziato il percorso di riorganizzazione della struttura finalizzata a migliorare e rendere più efficaci i servizi a favore dei soci”.
L’Assonapa conta 600 mila capi ovicaprini iscritti al libro genealogico e al registro anagrafico. A farne da padrone è la Sardegna con 200 mila capi (180 mila ovini di razza sarda e 20 mila tra capre di razza sarda e le pecore nere di Arbus).
Il nuovo Consiglio di amministrazione è stato eletto una settimana fa ed è stato rinnovato per sette undicesimi. Oltre a Sanna, gli uscenti sono Lucia Morali (vicepresidente) della Lombardia, Mauro Pacifici del Lazio e il sardo Beniamino Sirigu. I neo eletti sono invece Alfio Barbagallo (vicepresidente) della Toscana, Claudio Lauterio del Lazio, Mauro Scintu della Sardegna, Andrea Preci dell’Emilia Romagna, Giovanni Padula della Basilicata, Emanuele Sirigu della Toscana e Giovanni Lao della Sicilia su nomina dell’Aia.
“Sono onorato di aver avuto la fiducia dei colleghi – dice Stefano Sanna – per presiedere un’associazione che rappresenta un settore importante dal momento che siamo al primo posto in Europa sia per produzione di latte ovino che per il numero di razze, ben 80 (tra pecore e capre) e i maggiori esportatori al mondo di pecorini”.
Il numero di capi ovicaprini iscritti al libro genealogico in Italia sono il 7 per cento del totale allevato rispetto al 20 per cento di media nel resto d’Europa.
“Uno dei nostri obiettivi è quello di accrescere i capi iscritti al libro genealogico – anticipa Stefano Sanna – tutelando e valorizzando un comparto che svolge un ruolo fondamentale nella custodia del territorio, oltre che della tradizione e dell’identità”.