Sono circa 50mila i sardi che saluteranno il nuovo anno in agriturismo. In linea con l’indagine nazionale condotta da Coldiretti/Ixè, infatti, anche nell’isola oltre il 3% dei sardi sceglierà i menù tipici e a metro zero per l’ultima cena dell’anno. Più di tre su quattro (78%), invece, consumeranno in casa il cenone mentre tra chi ha scelto di mangiare fuori, il 15 % andrà al ristorante ed il restante farà scelte diverse.
In agriturismo a prevalere (90%) saranno i menù di terra, con prosciutto, culurgiones, fregola, agnello e maialetto.
A farsi largo quest’anno saranno le lenticchie. “Uno strappo alla regola del menù tradizionale nel rispetto delle richieste dei clienti” commenta Michelina Mulas, presidente di Terranostra Sardegna, l’associazione degli agriturismo Coldiretti, “frutto delle tendenze salutistiche e della scaramanzia”.
“Chi sceglie l’agriturismo cerca il menù tradizionale e di stagione – spiega Michelina Mulas -. Nei nostri agriturismo si trova una larga scelta: dalle ricette tradizionali a chi si sbizzarrisce con la creatività valorizzando i nostri prodotti classici: agnello, agrumi e legumi”.
Da circa quattro anni il trend della presenza in agriturismo è sempre positivo. Lo scorso anno il boom con un più 20%. Questo è invece l’anno delle conferme e della consacrazione.
Le presenze sono stabili rispetto ad un anno fa con la differenza che quest’anno i clienti si dimostrano ancora più fidelizzati. La tendenza è stata quella di anticipare le prenotazioni per non rischiare di non trovare posto.
Il target degli agriturismo è rappresentato soprattutto dai 40enni con famiglia a seguito. Quelli vicini ai centri abitati e privi di camere sono meta di comitive di giovani; le prenotazioni in questo caso si chiudono tre giorni prima del cenone. Gli altri invece, dove è possibile pernottare, sono la scelta preferita dalle famiglie (60 per cento dei clienti) e dalle coppie. La prenotazione in questo caso comincia anche un mese prima.
“La nostra migliore pubblicità è il passaparola – svela la presidente di Terranostra -. Chi viene per il cenone sono infatti per la stragrande maggioranza i clienti abituali con gli amici”.
Il costo del cenone in agriturismo non si scosta da quello di un anno fa: varia dai 50 ai 65 euro, mentre chi si ferma anche a dormire spende intorno ai 90 euro, 120 compreso il pranzo dell'uno.
“Nella maggior parte dei casi la scelta dell’agriturismo è consapevole – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – fatta da chi cerca i menù fatti in casa con prodotti sardi e a km0, in questo caso a metro 0: dall’antipasto al dolce. Scelta in linea con la tendenza ad una maggiore attenzione all'origine e alla qualità dei prodotti”.
Da un’indagine condotta da Coldiretti Sardegna emerge che 8 sardi su 10 sono attenti all’origine del prodotto e scelgono quello made in Sardinia, che trovano (4 sardi su 10) nei mercati di Campagna Amica.
“I mercati di Campagna Amica sono un punto di riferimento fisso per molti sardi – evidenzia il direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba – in quanto si taglia la filiera e si permette ad una fascia più larga di cittadini l'acquisto di prodotti sicuri, di altissima qualità e di cui si conosce l’origine”.