"Sulla crisi del settore agropastorale e lattiero casearia ci sono tante posizioni in campo che possono essere riassunte con la richiesta, condivisa da tutti, del ritiro dal mercato del Pecorino romano in eccesso".
E' quanto affermano Efisio Arbau e Gaetano Ledda, presidente e consigliere regionale de La Base. Che spiegano.
"Ebbene, la proposta de La Base, quella sul prezzo politico del latte, per semplificare (visto che sull’argomento come al solito si fanno tante chiacchiere a vuoto senza conoscere l’argomento e soprattutto le normative) non fa altro che indicare lo strumento che consente di percorrere questa strada con delle ricadute per tutto la filiera (a cominciare dai pastori che sono quelli che più di tutti stanno soffrendo e pagando la crisi) ridando respiro al mercato".
"Questo si può fare - secondo Arbau e Ledda - attraverso il Patto del latte tra trasformatori e pastori, come ci indica l’Europa. La Regione si impegna a ritirare il surplus di Pecorino romano al prezzo del latte con il quale è stato prodotto nella stagione 2015/16, mentre i trasformatori pagheranno il latte ai pastori a 80 centesimi. Con un contratto "collettivo" che impegni le parti".