Il Consorzio aveva partecipato e vinto un bando di Argea sulla qualità merceologica, chimica, sensoriale e nutrizionale della carne di agnello sardo Igp. Progetto che era stato realizzato in collaborazione con l’agenzia Agris e la società di ricerca Olives nel triennio 2008 – 10 e per il quale gli era stata liquidata la somma di circa 160 mila euro.
La procura regionale presso la Corte dei Conti accusava il Consorzio di tutela, l’ex presidente e direttore Salvatore Bussu e Antonio Gallisai e i responsabili del progetto per Agris e Olives Mario Zacchino e Sebastiano Ligios di non aver realizzato il progetto in quanto lo avrebbero copiato dalla tesi di laurea di una ricercatrice e non di non aver giustificato tutte spese.
Alla fine ha vinto la linea portata avanti dalla difesa rappresentata dagli avvocati Andrea Puledda e Giovanni Gungui per il Contas, Bussu e Gallisai, Luigi Atzena e Renato Margelli per Ligios e Priamo Siotto per Zacchino, che hanno dimostrato che il progetto è stato realizzato rispettando tutti i crismi, ed i risultati erano genuini e reali cosi come accertato dalla Regione in fase di liquidazione delle spese. E questo pomeriggio la Corte dei conti ha emesso la sentenza dell’assoluzione.
“Finalmente ci liberiamo di un peso che stava condizionando anche la nostra attività – spiega il presidente del Consorzio Battista Cualbu che ha ereditato l’accusa -. Adesso finalmente possiamo dedicare tutti i fondi a disposizione per la promozione del nostro agnello”.