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Aras. Solo vantaggi per allevatori e consumatori dall'etichetta di origine per latte e derivati 

a cura della redazione
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E’ stato pubblicato giovedì nella Gazzetta ufficiale il decreto per l’indicazione dell’origine in etichetta del latte e dei suoi derivati.

Adesso bisognerà aspettare 90 giorni per l’entrata in vigore del provvedimento poi si potrà scegliere con consapevolezza il latte e tutti i suoi derivati (ci sarà un periodo di transizione di 180 giorni per consentire lo smaltimento delle scorte delle etichette precedenti).

“Gli allevatori sardi non potranno che avere vantaggi dall’etichetta trasparente – commenta il presidente di Aras Stefano Sanna -. Saranno tutelati i prodotti di altissima qualità e si danno ai consumatori gli strumenti per poter scegliere con cognizione di causa.

“L’etichetta di origine tutela e valorizza un sistema allevatoriale all’avanguardia – sostiene il presidente dell’Ara Sardegna Stefano Sanna - che può contare su una rete di controlli di agronomi e veterinari dell’Aras tra i migliori in Europa. I valori delle cellule somatiche contenute nel latte sardo – evidenzia Sanna - sono addirittura di gran lunga migliori rispetto ai valori indicati dalla Ue; la carica batteria è bassissima, per questo l’83 per cento del latte ovicaprino sardo può essere trasformato a latte crudo; inoltre il contenuto di inibenti è il più basso al mondo”.

Sulla stessa linea il direttore dell’Aras Marino Contu. “Un’ottima notizia che oltre ai produttori premia proprio il consumatore che adesso avrà gli strumenti per poter scegliere consapevolmente”.

Il laboratorio dell’Aras di Oristano è tra l’altro dotato anche del food scan, grazie al quale si possono fornire ai trasformatori le etichette nutrizionali europee. Questo nuovo strumento consente di effettuare le analisi del latte e dei latticini, in brevissimo tempo (meno di 48 ore) determinando sei parametri: grasso totale, grassi saturi, zucchero, proteine, cloruri e calorie.

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