Ci stiamo avvicinando alla Seconda edizione dell’evento “Innovare: il territorio azionista di se stesso” organizzato dall’Associazione Nino Carrus” che si svolgerà a Macomer (presso il Centro Servizi Sociali) sabato 4 febbraio e che vedrà confrontarsi una decina di imprese innovative costituite da giovani imprenditrici e imprenditori del territorio e della Sardegna.
Perché questo evento a Macomer e nelle zone interne della nostra isola? L’Europa nel definire gli obiettivi di ricerca, di sviluppo tecnologico e innovazione, promuove l’investimento sui territori, identificandoli come chiave per cogliere le sfide di crescita intelligente, inclusiva e sostenibile proprie della “Strategia Europa 2020” che è anche il titolo del nostro progetto per il 2016/2017.
Occuparsi di interventi miranti allo sviluppo della capacità competitiva territoriale richiede tuttavia di ri-considerare il concetto di valore – territorio, da intendersi in un’ottica non solo economica ma anche qualitativa, sociale e relazionale. Il territorio, pertanto, perde la sua accezione prettamente geografica acquisendo sfaccettature di rete e divenendo la culla entro la quale coltivare talenti e valorizzare competenze.
Questa visione si completa nella metafora di territorio – azienda che, come una vera e propria impresa, presuppone la determinazione dei bisogni e dei desideri dei mercati di riferimento, interno ed esterno, nonché del loro soddisfacimento sostenibile, in modo più efficace ed più efficiente dei diretti concorrenti.
E’ partendo da questi assunti che l’Associazione Nino Carrus si fa promotrice di un nuovo incontro (seconda edizione 2017) entro il quale raccordare le istanze pubbliche e private del territorio e nel quale raccontare alcune delle esperienze imprenditoriali innovative attraverso le testimonianze dei diretti interessati.
Ad animare il dialogo Alessandro Lutzu, animatore economico territoriale, che guiderà gli interventi in un confronto snello e dinamico cercando di scoprire come sia possibile legare il concetto di innovazione a quello del ripensamento dei luoghi e dei paesaggi, attraverso le nuove imprese innovative e i legami tra le stesse. Fino ad arrivare a discutere come il territorio stesso può andare a colmare le lacune socio economiche che lo fanno sentire in un affanno che non dovrebbe avvertire.
L’ambizione è quella di dimostrare che le reti umane e produttive locali creano un efficace sistema di rilancio dell’economia. Non bisogna crederci. Bisogna farlo. E sostenere chi ha già dimostrato di poter incidere sugli indicatori territoriali.
Vogliamo ricordare l’evento tenutosi a Macomer nel gennaio del 2016 – Prima edizione – con due dichiarazioni:
Agostino Cicalò – Presidente Camera di Commercio di Nuoro - “A Macomer abbiamo respirato una ventata di entusiasmo, di coraggio e di impegno di prospettiva. Ne ero convinto prima. Ne ho avuto conferma oggi. Il futuro della nostra terra dipende da noi. Da tutti quei sardi che non piangono e si lamentano di cosa non hanno fatto gli altri. Ma dai sardi che hanno deciso che il proprio futuro se lo possono costruire con le loro mani e con il loro cuore. Forse da quel punto anche l’aiuto dello Stato e della Regione, se dovesse arrivare, avrà utilità e senso. Oggi a Macomer si respirava un’aria nuova, grazie a tutte le imprese che hanno raccontato le loro esperienze. Ognuna di loro è un esempio per tutti.”
Antonio Succu – Sindaco di Macomer – “ La presenza di tanti giovani capaci, ricchi di idee e voglia di fare, è stata una iniezione di entusiasmo e di ottimismo, estremamente educativo per i tanti studenti delle scuole che hanno partecipato. Campi di azione e di lavoro diversi e interessanti, con un unico filo conduttore, quello dell’innovazione, che ci porterà fuori dalla crisi o meglio da questo periodo di forte cambiamento. Varrebbe la pena trasformare l’evento di oggi in appuntamento annuale.”