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OLIENA. Volontariato e riforme: resoconto dell'incontro su un settore "orgoglio del paese"

redazione
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 Si è parlato di volontariato e di riforme venerdì 27 a Oliena. Di fronte a una biblioteca gremita, popolata dai rappresentanti di numerose associazioni dell'isola, ci si è confrontati su idee, obiettivi e progetti. Su quali orizzonti e prospettive si intravedono nel futuro di un settore, definito l'orgoglio del Paese. L'iniziativa, intitolata "Io sono perché noi siamo: Volontariato 2.0" è stata promossa dall'associazione  A.S.O.

Ospite d'eccezione del recente appuntamento pubblico il presidente del consiglio regionale, Gianfranco Ganau, il quale ha offerto la sua personale esperienza politica e professionale. La responsabilità della centrale operativa di Sassari, in coincidenza con l'istituzione del 118 in Sardegna, infatti, ha rappresentato un punto di contatto privilegiato con le varie realtà sociali sarde. Un legame profondo in termini di conoscenza e sensibilità, che ha consentito al presidente dell'assemblea sarda di offrire risposte puntuali alle sollecitazioni provenienti dal pubblico sui vari temi trattati.

Dal coinvolgimento nelle scelte delle istituzioni alla formazione dei soccorritori, dall'Areus alla convenzione con le Asl, dall'efficienza dei mezzi impiegati fino al riconoscimento dei corsi abilitativi. Argomenti, sui quali Ganau si è soffermato a lungo, valorizzando chiarimenti e dando risposte a numerosi interrogativi posti. «Desidero portare la mia solidarietà per quello che è successo in questo territorio la scorsa settimana a causa del maltempo, esprimendo il mio plauso per il prezioso lavoro svolto dalle associazioni di volontariato»- ha esordito il presidente del Consiglio e ha aggiunto-"in Sardegna abbiamo una rete associativa diffusissima con una copertura che riesce a dare risposte laddove non arriva il pubblico. Senza il volontariato, insomma, saremo una società indubbiamente peggiore. Credo però che molto debba essere ancora fatto per aiutare i volontari a lavorare nel miglior modo possibile". "Il modello del 118  che  da medico, oltre dieci anni fa, ho contribuito a definire – ha proseguito Ganau - può essere preso come riferimento. Quando abbiamo iniziato, prima di avviare la centrale operativa  del servizio di emergenza urgenza a Sassari, giravo la Sardegna per cercare di conoscere meglio i vari sodalizi che operavano nelle diverse parti della Sardegna. Avevano paura che entrare a far parte di una rete operativa potesse limitare la loro autonomia. Era necessaria, pertanto, una crescita culturale del settore che negli anni è avvenuta, anche attraverso la formazione e la reciproca conoscenza. Oggi, questo modello prevede mezzi avanzati con medici e infermieri professionali  e il volontariato diffuso per gli interventi di base".

Il massimo rappresentante dell'Assemblea sarda si è, poi, soffermato sulla riforma sanitaria-"si è avvertita l'urgenza di intervenire in maniera drastica per garantire la qualità del servizio e ridurre l'eccessiva spesa”-ha evidenziato il presidente del Consiglio. "La chiusura dei piccoli ospedali però deve essere anticipata da una riorganizzazione della rete ospedaliera nei territori: l'Ats deve programmare gli interventi, le case della salute per i servizi primari e gli ospedali di comunità per l'assistenza dei pazienti non acuti. Anche il servizio di emergenza territoriale ha bisogno di una riorganizzazione-ha osservato Gianfranco Ganau-" è fermo a dodici anni fa quando lo abbiamo costituito. É, quindi, importante avere un sistema centralizzato con sede a Nuoro. L'Areus avrà il compito di omogenizzare le prestazioni, rendendole uguali su tutto il territorio sardo". Il presidente del Consiglio ha fatto, infine, una battuta sull'avvio del nuovo sistema di elisoccorso, facendo notare che-

"Perplessità desta la scelta di due basi collocate al nord e una al sud". Ha portato il saluto della amministrazione e della cittadinanza olianese, d'altra parte, il sindaco Martino Salis. Ha coordinato, infine, il dibattito il presidente del sodalizio promotore, Mattia Sanna. "Come posso migliorare il benessere e la qualità della vita della mia comunità? È l'interrogativo che ciascuno di noi si pone, quando svolge il proprio servizio e spende impegno e dedizione in ciò che fa"-ha sottolineato Sanna durante il discorso di presentazione della kermesse. Tra i diversi interventi, non è mancato il contributo del consigliere regionale, Luigi Crisponi, che ha trattato temi di grande attualità politica, rappresentando la necessità di uniformare gli standard qualitativi della sanità in tutta l'isola, costruendo un servizio di soccorso efficiente, che non tagli fuori o escluda alcune parti del territorio sardo, come i piccoli centri situati nell'entroterra.

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