"La Commissione Bilancio ha approvato l’emendamento proposto da Gaetano Ledda per vincolare l’intervento di quattordici milioni per acquistare Pecorino, previsto nel testo della legge di stabilità, alla proporzionale ricaduta a favore dei pastori, con un prezzo del latte equo".
Lo annuncia il movimento La Base che precisa: "si tratta di un testo generale ed astratto che vincola tutti gli interventi pubblici a favore del settore lattiero-caseario (anche in campo sociale come nel caso dell’acquisto di formaggio a favore degli indigenti), all’obbligo preventivo della contrattazione collettiva tra pastori ed industriali caseari".
"Con questo meccanismo - spiega Efisio Arbau, presidente de La Base - la misura sociale in questione non potrà attuarsi se le Associazioni agricole non firmano il contratto collettivo. Una pistola carica in mano al soggetto più debole. L’emendamento è utile anche per avere ricadute immediate nella stagione di conferimento in corso. Ma soprattutto, come suggerisce La Base da alcuni anni con l’idea del cosiddetto “patto per il latte”, si applica una parte importante del cosiddetto “pacchetto latte” promosso dall’Unione europea per dare forza contrattuale alla parte debole della filiera: i pastori".
"Con l’obbligo della contrattazione collettiva - precisa Gaetano Ledda - anche il settore lattiero-caseario sardo entra nell’ottica di ragionare come sistema, con l’obbligo di stipulare contratti tra pastori ed industriali che definiscano il prezzo minimo".