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Abbanoa cita Adiconsum: per l'ente idrico l'associazione di consumatori ha causato gravi danni a migliaia di clienti

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Richieste di trasferimento da parte dei clienti delle pratiche da Adiconsum ad altre Associazioni dei Consumatori con invio di documentazione tesa a dimostrare la buona fede del richiedente. Un vero e proprio flusso di domande in arrivo dai clienti, quello a cui si sta assistendo in queste settimane, certificato da decine di richieste di riapertura delle pratiche attraverso nuovi conciliatori che non facciano capo ad Adiconsum.

Abbanoa ha regolari rapporti con tutte le associazioni dei consumatori che hanno sottoscritto il protocollo d'intesa sulla conciliazione. Adiconsum è l'unica associazione che ha sospeso arbitrariamente e senza alcun accordo preliminare l'attività con la segreteria di conciliazione. Una situazione che ha messo in difficoltà gli stessi suoi associati, illusi che anche i normali pagamenti potessero essere elusi. Già a seguito delle numerosissime chiamate dei clienti che sollecitavano la trattazione delle loro posizioni bloccate a causa della decisione unilaterale di Adiconsum, a giugno Abbanoa aveva sollecitato l'associazione sottolineando come fosse assolutamente necessario dare una pronta risposta alle istanze attraverso un calendario serrato di convocazioni di commissioni di conciliazione. Calendario rispettato da tutte le associazioni (che insieme ad Abbanoa sono riuscite a chiudere le pratiche come da programma) eccetto una: Adiconsum.

Dai dati sulle pratiche di conciliazione paritetica, strumento introdotto per la prima volta in Italia nel servizio idrico proprio da Abbanoa, emerge in modo inequivocabile che le sedute di conciliazione si concludono positivamente in circa l’80% dei casi con tutte le Associazioni dei consumatori, mentre con Adiconsum solamente nel 31% dei casi.

30 MILA RECLAMI SOLO NEL 2016. Davanti al potenziamento da parte di Abbanoa della struttura dedicata a risolvere i contenziosi in maniera extragiudiziale è infatti venuta fuori la verità: la campagna aggressiva e diffamatoria contro Abbanoa nascondeva una totale incapacità o non volontà di affrontare i problemi del cliente e cercava di intasare con reclami pretestuosi e conciliazioni seriali, l’operatività della struttura stessa. Si trattava infatti di reclami - 30mila quelli per conguagli regolatori arrivati nel 2016 da parte di Adiconsum - e istanze di conciliazioni relative a diversi utenti ma tutte con lo stesso contenuto e perlopiù relative all’area di Oristano, dove l’associazione opera sotto la regia di Vargiu.

L’invio massivo di reclami o domande di conciliazione improcedibili o del tutto infondate era finalizzato non a tutelare l’interesse dell’utente, ma evidentemente solo a interrompere e ritardare l’attività del recupero del credito da parte di Abbanoa.

DA GIUGNO A OGGI 2.600 SEDUTE DI CONCILIAZIONE DISERTATE SU 3.000 Nel corso di questi mesi, tutte le proposte avanzate per definire "modalità e procedure di conciliazione operative più snelle ed efficaci nell'interesse di tutte le parti in causa" sono state disattese. Su 3.000 richieste di conciliazione di Adiconsum, in ben 2.600 casi (tutti riferibili all’area oristanese), le sedute, a far data da giugno, sono state disertate. Atteggiamento dilatorio che aveva il solo e unico scopo di sottrarre le pratiche all'esame risolutivo della commissione di conciliazione, nella speranza che ciò potesse sortire l'effetto di interrompere le attività di pubblico servizio di Abbanoa.

Abbanoa, alla luce di quanto accaduto in questi mesi e del danno procurato ai clienti e all’azienda, ha citato Adiconsum per danni a causa del perdurante, reiterato, scorretto comportamento dell’Associazione. L’intero importo verrà devoluto alle famiglie disagiate che non possono pagare il servizio.

Accordi raggiunti rispetto alle pratiche proposte

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