Il 9 giugno presso il Centro Polivalente di Seulo saranno presentati i risultati del progetto S’iscola@Seulo II annualità in presenza degli studenti, docenti, genitori e volontari locali. Dopo un’ introduzione del Dirigente scolastico Lucia Orrù e del Sindaco Enrico Murgia, si prosegue con la presentazione dei risultati di ogni singolo laboratorio.
Il progetto formativo S’iscola@Seulo II annualità parte da un’idea di rinnovamento della scuola locale che mette in rete i principali soggetti dell’istruzione: alunni, corpo docente della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, genitori, amministrazione comunale, volontari locali e l’Associazione Malik con i suoi operatori didattici esterni. Agli alunni sono state rivolte le azioni che mirano al recupero e all’aumento delle competenze, a ridurre la dispersione, a garantire l’inclusione e ad introdurre gli strumenti dell’innovazione tecnologica. Ai docenti, agli operatori didattici esterni, ai genitori e ai volontari locali è spettato il compito di lavorare in gruppo e fungere da formatori/animatori in relazione con il territorio in un’ottica di continua crescita attraverso l’incontro e la contaminazione fra i diversi attori.
L’applicazione pratica dell’esperienza scolastica nel quotidiano è stata il principale obbiettivo da perseguire: la scuola a servizio della collettività come luogo di dibattiti sociali, aperta e capace di formare cittadini che possano valorizzare il territorio. Il Sindaco Enrico Murgia, è convinto che gli spazi de S’iscol@Seulo siano stati un’occasione per inserire nuovi temi di formazione, ponendosi come luoghi-laboratorio per ragazzi e famiglie, in cui sviluppare interessi, abilità, socialità e stimolare processi di cittadinanza attiva. Inoltre dichiara: “La scuola è luogo di riferimento culturale, sociale ed educativo in cui si promuovono relazioni interpersonali e si raggiungono gli obiettivi formativi incentrati sull’alunno, inteso come soggetto attivo della sua educazione. Proprio per la complessità di queste dinamiche evolutive, è fondamentale che i docenti non siano lasciati da soli ma siano sostenuti nelle loro funzioni educative da esperti esterni, al fine di migliorare la qualità della didattica”. Inoltre, il progetto è stato occasione per testare l’inserimento di due laboratori extra-curriculari, uno di teatro di Comunità ed uno di lingua inglese, affinché si potesse connettere la didattica alla comunità in un processo di apertura della scuola verso il territorio.