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Appello della Coldiretti. "Si ridia immediatamente l'assistenza veterinaria in mano all'Aras"

a cura della redazione
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"Lo stop dell'assistenza sanitaria imposto ai tecnici dell'Aras ha di fatto fermato un sistema virtuoso e funzionale di cui si sentono forti le conseguenze negli ovili".

Lo denuncia Coldiretti Sardegna che lancia un monito all'agenzia Laore affinché  sblocchi una situazione paradossale che non porta alcun beneficio ma solo problemi ingiustificati ad un settore, quello dell'allevamento, già martoriato da tantissime altre problematiche, non ultima lo spetro della lingua blu che nuovamente si sta affacciando nelle aziende sarde.

"E' incomprensibile come la burocrazia fermi un ingranaggio perfetto che per anni ha dimostrato nel campo di essere funzionale e rispondente alle esigenze degli allevatori e di tutto il sistema – sostiene il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu -. Non c'è ragione per proseguire con questo paradosso, occorre garantire il ripristino del servizio, ridando le competenze all'Associazione allevatori. E bisogna farlo immediatamente anche perché questo è il periodo in cui gli allevatori preparano gli animali per la nuova annata anche dal punto di vista sanitario. In questo modo invece viene a mancare quel rapporto diretto, pratico e di fiducia che si è instaurato tra allevatore e veterinario Aras, oltre ad azzoppare anche tutto il sistema di benessere animale, completato proprio dalle cure sanitarie".  

 "La sospensione di questo servizio ha creato una falla – rimarca il direttore di Coldiretti Sardegna -, il contatto diretto e la presenza costante dei veterinari Aras negli ovili sono una garanzia per tutto il sistema sanitario animale. A maggior ragione adesso, in cui si sta riproponendo minacciosa l'epidemia della lingua blu, si deve correre ai ripari affidandosi ad una squadra collaudata e competente, disponibile e profonda conoscitrice dei nostri allevamenti".

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