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Lotta all'abusivismo ricettivo: 360 mila euro di multe nella provincia a B&b irregolari

Operazione del Comando provinciale dei Carabinieri di Nuoro

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Lotta all'abusivismo ricettivo nella provincia di Nuoro. Sprovvisti di licenza, mancanti di autorizzazioni eppure presenti su internet, pronti ad accogliere prenotazioni on line da tutto il mondo: un fenomeno diffuso in tutta Italia e presente anche nel nuorese.

Negli ultimi anni il territorio di questa provincia è stato interessato da un notevole sviluppo nel comparto turistico-ricettivo, caratterizzato dal proliferare di attività classificabili come extra-alberghiere (bed & breakfast, domo, residence, ecc…). Proprio in tale ramo, studi di settore hanno evidenziato un preoccupante fenomeno di abusivismo, che a prescindere dalle evidenti ricadute negative sull’immagine del territorio, a causa dell’erogazione di servizi scadenti, nonché dei conseguenti rilevanti danni alle imprese regolari, che sono costrette a subire forme di concorrenza sleale, ha comportato l’incremento una situazione di illegalità diffusa, con ripercussioni in vari ambiti (mancata applicazione delle norme a tutela dei lavoratori, in materia sanitaria, fiscale, di pubblica sicurezza, ecc…).

Con l’entrata in vigore in Sardegna, dal 1° agosto scorso, della Legge Regionale 28.07.2017, nr. 16 (norme in materia di turismo), nel corso della pregressa stagione estiva e fino a tutto settembre, contro il fenomeno delle “case vacanze” affittate in nero e dei “Bed and Breakfast” abusivi si è mosso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro, in un'operazione di controllo a tappeto sul territorio di tutta la provincia, nel corso della quale sono state ispezionate 238 attività ricettive extra-alberghiere, di cui 30 con esito irregolare (del tutto abusive), contestando in tutto  sanzioni amministrative fino a complessivi € 360.000.

Ben 11 gestori sono stati altresì denunciati alla Procura della Repubblica per non aver comunicato le generalità degli ospiti alle autorità di Pubblica Sicurezza, impedendo, in un periodo di massima allerta per l’ordine pubblico, il monitoraggio delle persone, soprattutto straniere, soggiornanti nella provincia.

L’attività di analisi si è svolta incrociando i dati presenti sulle varie banche dati in uso all’Arma e i dati forniti dai Comuni, con le strutture ricettive presenti sui siti internet, nonché sui social network, ove spesso si annidano offerte di ricezione turistica.

È stata quindi scandagliata la rete, acquisite le informazioni sul numero di stanze, i prezzi praticati, le recensioni e i feedback ricevuti dai clienti quali prova diretta dell’attività turistica abusiva. Sono stati acquisiti moltissimi dati utili all’attività di monitoraggio del settore, che sono stati integrati dai militari attraverso una capillare azione di osservazione, controllo e sopralluoghi occulti nelle adiacenze delle strutture reclamizzate.

Le posizioni interamente irregolari - 30 in tutto - sono state segnalate ai Comuni, competenti ad irrogare le sanzioni amministrative, che nel caso di “esercizio abusivo di attività ricettive” (cioè in totale assenza della «segnalazione certificata di inizio attività», obbligatoria per l’avvio di strutture nello specifico settore), ai sensi dell’art. 26 della L.R. 16/2017 vanno da un minimo di 2000 ad un massimo di 12.000 euro.

L’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Nuoro, i cui controlli proseguiranno nel corso dei prossimi mesi, ha puntato a tutelare soprattutto la sicurezza dei cittadini. Chi affitta il proprio appartamento “in nero” ai turisti, infatti, non solo evade le tasse e le imposte o arreca un danno economico alle strutture regolari, ma al contempo non permette agli organi di polizia di identificare le persone che vengono ospitate in città, come invece fanno tutte le strutture regolari.

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