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Ottana. Lingua blu e prezzo del latte al centro dei pensieri dei pastori

a cura della redazione
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Pioggia che arriva fuori tempo massimo soprattutto per i pascoli delle zone montane anche perché accompagnato dal freddo.  

La notizia è buona soprattutto per la lingua blu che si stava espandendo a macchia d’olio su tutto il territorio regionale. Al 2 novembre interessava 511.362 capi. “Ci sono 1569 focolai e sono già morti 6.816 animali – sono i dati snocciolati dal direttore di Coldiretti Nuoro Ogliastra, Alessandro Serra venerdì mattina a Ottana -. Numeri che stanno crescendo di giorno in giorno come purtroppo temevamo. Rispetto a 15 giorni fa contiamo già 401 focolai, 154.756 capi interessati e 2940 morti in più”.

“La situazione, insomma, non è delle migliori – ha continuato Serra - e ciò che ci preoccupa maggiormente sono gli animali colpiti dalla malattia che diventano delle carcasse improduttive. È questa la voce che incide di più nella conta dei danni derivanti dalla lingua blu e non solo le pecore morte sulle quali spesso si concentrano le attenzioni».

«Abbiamo alte percentuali di aborti” hanno confermato i pastori. “Occorre prevedere indennizzi sia per le perdite dirette che indirette – ha aggiunto il presidente provinciale della Coldiretti, Simone Cualbu –. I 2,5 milioni di euro che la Regione intende inserire in bilancio non sappiamo ancora se saranno sufficienti a coprire le perdite. In ogni caso chiediamo tempi celeri e procedure semplificate. Quello che stiamo chiedendo anche per la siccità, i 45 milioni destinati ai pastori e i 20 a tutti gli altri settori».

E mentre l'erba continua a latitare, le pecore stanno figliando avvicinando la data della produzione del latte. “Argomento di cui si parla troppo poco – ha sottolineato Cualbu - La remunerazione per i pastori è ampiamente al di sotto dei costi di produzione, che si aggirano intorno ai 150 milioni di euro a causa della disorganizzazione e delle speculazioni dei trasformatori”.

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