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43enne di Nuoro si inventa un rapimento per evitare il ritiro della patente

Messo di fronte ai fatti dai Carabinieri, ha dovuto confessare la verità

redazione
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Per evitare il ritiro della patente per guida in stato di ebbrezza, si è inventato di essere stato vittima di un rapimento, e di aver volontariamente provocato l'uscita di strada della sua automobile. Il racconto però non ha convinto i Carabinieri, che indagando per questa strana versione dei fatti, hanno riscontrato evidenti incongruenze. Infine la confessione della invenzione ha messo fine alla storia, e tutto si è risolto con una denuncia per Simulazione di reato (Art. 367 C.P.) e Procurato allarme (Art. 658 C.P.). A descrivere come sono andati i fatti sono stati gli stessi Carabinieri di Nuoro, intervenuti nella notte del primo aprile scorso per prestare soccorso a seguito di un incidente sulla 129, in agro di Orotelli. 

Un'auto infatti è stata trovata alle 2 di notte, abbandonata a bordo strada, danneggiata dopo essersi ribaltata, senza che vi fosse nessun passeggero, con all’interno dell’abitacolo anche tracce di sangue. Le ricerche intorno all’area dell’incidente di eventuali occupanti feriti, hanno dato esito negativo. E in seguito ad accertamenti è stata contattata la proprietaria dell'auto che ha riferito di un probabile furto della macchina. 

Alle 8 della mattina grazie alle ricerche dei Carabinieri di Orotelli è stato trovato il conducente dell'auto, nonchè convivente della proprietaria, mentre vagava in stato confusionale, con delle ferite alla testa,vicino al bivio di Orotelli tra la statale 129 e la statale 537, a qualche chilometro dal luogo del sinistro.

Ed è qui che inizia il confusionario racconto da parte del ferito: in pratica ha riferito che mentre si trovava a Nuoro nella zona dell’Ospedale San Francesco, sarebbe stato raggiunto da alcune persone armate, e di essere stato rapito proprio da queste che gli hanno intimato di dirigersi in direzione Macomer a bordo della sua auto. Nel viaggio in balia dei rapitori, una volta giunto prima di una forte curva sulla SS 129, per liberarsi dai malfattori, avrebbe deliberatamente deciso di lanciare l’auto a forte velocità contro il guard-rail. A quel punto nonostante ferito per le conseguenze del grave incidente, sarebbe riuscito ad uscire dall’abitacolo e a far perdere le tracce ai suoi rapitori, vagando infine per le campagne fino ad incontrare i carabinieri nel punto in cui era stato trovato.

Dopo lo strano racconto i Carabinieri si sono messi a lavoro e mentre il veicolo è stato sottoposto ai rilievi tecnici da parte di personale altamente specializzato del Reparto Operativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Nuoro, i militari della Stazione Carabinieri di Orotelli unitamente ai colleghi del Comando Provinciale di Nuoro hanno verificato punto per punto il racconto, ricostruendo i movimenti dell’uomo dalla sera del 31 marzo fino al verificarsi dell’incidente.

Durante le indagini sono state sentite decine di persone, sono stati visionati i filmati dei sistemi di videosorveglianza, sono state effettuate complesse attività tecniche di rilevamento. con un coinvolgimento di uomini e personale non da poco visto il tipo di reato su cui si indagava.

La svolta oggi, quando il “rapito”, posto dinanzi alla realtà dei fatti accertati, ha confessatp di essersi inventato tutta la storia perché, postosi alla guida dopo aver bevuto qualche bicchiere, a seguito dell’incidente aveva temuto di incorrere nel ritiro della patente di guida per la violazione dell’art. 186 del Codice della Strada, se fosse risultato positivo al test etilometrico.

Protagonista un 43 enne della città di Nuoro che è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per aver dichiarato il falso, aver procurato allarme e rendendosi quindi responsabile di Simulazione di reato (Art. 367 C.P.) e Procurato allarme (Art. 658 C.P.), ben più gravi della violazione al Codice della Strada in cui temeva di incorrere.

 

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