Il Consorzio per la tutela dell’Agnello di Sardegna Igp si costituirà parte civile nel processo per lo scandalo degli agnelli rumeni spacciati come sardi. Lo ha deliberato il Consiglio di amministrazione all’unanimità il 3 maggio scorso, pochi giorni dopo lo smascheramento di 12mila agnelli provenienti dalla Romania ma pronti per essere venduti in Italia con il marchio Igp di Sardegna.
Il tarocco era stato smascherato nei primi giorni dell’aprile scorso da un'ispezione del reparto Repressioni e Frodi in collaborazione con il Consorzio dell'Agnello Igp in alcune delle maggiori piattaforme di carne della GDO del Centro-Nord Italia, mercato più remunerativo nel periodo Pasquale, all’interno dell’operazione Miel di Sardegna (miel = agnello in rumeno). Una truffa, sulla quale sono in corso delle indagini, per un valore stimato in oltre 1 milione di euro.
“Una scelta, quella di costituirsi parte civile, condivisa da tutti che ci vedrà in prima linea nella difesa della nostra eccellenza da uno dei reati più temuti : per 6 italiani su 10 è più grave dei reati fiscali – sottolinea il presidente del Contas Battista Cualbu -. Porteremo fino in fondo le ragioni di tutti i sardi che da questo tipo di truffa vedono violato il proprio lavoro, la propria identità culinaria, oltre che la salute stessa dei consumatori che acquistano un agnello (convinti che sia sardo certificato Igp, quindi allevato seguendo un preciso disciplinare) del quale in realtà non si conosce in che condizioni è stato allevato, macellato e conservato. E il tutto lo si fa infangando il nome del nostro agnello Igp e dunque di tutta la Sardegna”.
“Queste truffe oltre al danno economico immediato, sono anche un freno per il lavoro e i progetti di valorizzazione dell’agnello sardo Igp, il suo valore nutrizionale, la sua unicità di allevamento che stiamo mettendo in campo come Consorzio insieme agli associati –commenta il direttore del Contas Alessandro Mazzette -. Il consumatore può contare sul nostro supporto. La vigilanza è uno dei settori sul quale stiamo investendo maggiormente. Le indagini – precisa il direttore – stanno proseguendo e a breve avremmo delle novità importanti”.