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OLZAI. La festa per la prima donna olzaese che ha raggiunto il secolo

Prima di lei solo Domenico Soro nel 2001, è riuscito a varcare la soglia dei 100 anni

redazione
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Tanti ultranovantenni, diversi novantanovenni, ma solo in due a Olzai hanno finora festeggiato i 100 anni. 

Si è trattato di Domenico Soro nel 2001 unico olzaese che ricordino le cronache ad aver raggiunto il secolo, e mercoledì scorso di Maria Barbara Puddu, prima donna olzaese in assoluto a festeggiare nel paese questo traguardo. 

La notizia alquanto singolare di soli due centenari nella storia del paese, si scontra con i dati che vedono invece nelle realtà vicine una percentuale altissima di persone che hanno superato il secolo. L'intero territorio è infatti riconosciuto come una delle cinque zone al mondo dove la qualità della vita permette agevolmente agli anziani di raggungere e superare i 100 anni. 

E' il caso quindi questo di Maria Barbara Puddu, l'arzilla centenaria che è stata festeggiata a Olzai, dalla famiglia, da tutta la popolazione, e dall'amministrazione comunale guidata da Ester Satta, che l'ha voluta omaggiare con una pergamena e un dipinto. 

Presente alla cerimonia anche il vescovo di Nuoro Mosè Marcia, che ha compiuto nella stessa giornata 75 anni. Ha concelebrato con Don Nicola Porcu la messa nella piccola chiesa di Sant'Anastasio, chiesa antichissima nel rione dove Maria Barbara ha cresciuto la famiglia con il marito Bachisio Azuni (mancato nel 1982). 

La donna, visibilmente emozionata ha ricevuto l'omaggio dei bambini delle scuole olzaesi, presenti alla cerimonia. Ha anche intonato l'Ave Maria, e una volta finita la messa ha ricevuto gli auguri di tutti. 

"Ha vissuto da sola fino a qualche mese fa - spiega la figlia Alfonsa, la più piccola di otto figli -, e ha sempre il polso della situazione. La sua famiglia è numerossima tanto che conta di 24 nipoti e 22 pronipoti, tutti presenti a festeggiare questo traguardo. Mia mamma ha sempre lavorato in campagna, e ha sempre confezionato i cestini di asfodelo, tanto che ha lavorato per diversi anni anche per l'Isola. Ma ancora oggi il suo fare quotidiano è scandito da questa manualità. D'inverno fa la maglia, mentre ogni giorno prepara la pasta fresca. Non ha mai conosciuto la visita di un medico, men che meno l'ospedale. Solo quest'estate abbiamo dovuto fare un accertamento e i medici ci hanno detto che le sue ossa non hanno la minima traccia di osteoporosi. Sarà stato il lavoro dei campi, il continuo stare sotto il sole, la sua alimentazione, sempre leggera e semplice".

Per Ester Satta, Maria Barbara è "una di quelle Maestre grazie alle quali Olzai ha potuto mantenere intatte le sue tradizioni - ha spiegato la Sindaca -. Il pane che cucina ad esempio è qualcosa di eccezionale, per questo abbiamo voluto riportare nella pergamena consegnatale durante la cerimonia, l'importanza del lavoro e della dedizione alla famiglia e alla comunità. Con la pergamena le abbiamo donato anche un quadro che raffigura due donne a lavoro". 

Una festa che dal cortile della piccola chiesa si è trasferita poi a casa della donna, dove tutta la comunità ha continuato ad omaggiarla e a festeggiare questo simbolico e importante traguardo della prima donna olzaese che ha raggiunto i 100 anni. 

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