REDAZIONE. Come annunciato dal premier Giuseppe Conte, la settimana prossima arriveranno nei comuni italiani i contributi per fronteggiare l'emergenza alimentare.
Le risorse complessive a livello nazionale, pari a 400 milioni di euro, saranno assegnate ai comuni in base a due criteri: una quota pari al 80% in proporzione alla popolazione residente di ciascun comune e il rimanente 20% in base alla distanza tra il valore del reddito pro capite di ciascun comune e il valore medio nazionale, ponderata per la rispettiva popolazione.
In deroga al Codice degli appalti pubblici, ciascun comune sarà autorizzato all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali (compresi nell’elenco pubblicato da ciascun comune nel proprio sito istituzionale) o di generi alimentari o prodotti di prima necessità .
Inoltre è stato stabilito che, per l’acquisto e per la distribuzione dei beni, i comuni potranno avvalersi degli enti del terzo settore.
L’ufficio comunale dei servizi sociali – si legge nello schema dell'ordinanza della Protezione civile – dovrà individuare la platea dei beneficiari ed il relativo contributo tra i nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid-19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico.
In base allo schema dell’ordinanza della Protezione civile nazionale, firmata dal presidente Angelo Borrelli e trasmessa ieri alla presidenza della Conferenza delle regioni, ecco gli importi in euro provvisoriamente stabiliti per i paesi dell'Unione Comuni Barbagia:
Lodine 2.767,18, Gavoi 21.640,69, Ollolai 11.465,65, Olzai 6.996,97, Oniferi 8.129,33, Ovodda 14.251,17; Sarule 15.459,42; Tiana 4.238,19