A Nuoro, come in Sardegna, soffia forte il vento della crisi. Così forte che, ipotizziamo per risparmiare sui costi di utenza telefonica, costringe tre aziende diverse ad utilizzare lo stesso numero di telefono.
E’ il 1° agosto 2012, e con la determina n° 1634, la Direzione Generale della Provincia di Nuoro indice una procedura di spesa “in economia” con il sistema della “gara ufficiosa” per la realizzazione, gestione provvisoria del portale web del Contratto d’Area di Ottana e formazione del personale dell’Ente addetto alla gestione con aggiudicazione a favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Delle epistole contenenti l’invito a presentare offerta vengono così inviate ad aziende diverse ed il prezzo a base d’asta al ribasso viene fissato in € 30.000,00. Il 31 agosto, a seguito dello svolgimento della gara, è stata dichiarata aggiudicataria del servizio la ditta Dalos S.r.l. con sede a Nuoro in via Mereu 47 per un importo complessivo di € 28.800,00.
Da cittadino che tenta di informarsi il più possibile su quelli che sono i costi della politica locale e le azioni poste in essere dalla stessa, inizio a interrogarmi sull’urgenza di questo servizio voluto dalla Provincia di Nuoro. Vista soprattutto la devastante crisi che sta uccidendo il nostro territorio ed anche alla luce delle inchieste della Guardia di Finanza che, stando alla stampa locale (http://lanuovasardegna.gelocal.it/regione/2012/02/24/news/ottana-cosi-funzionava-la-frode-milionaria-1.3673258), nei primi mesi del 2012 ha scoperto un danno erariale di quasi 100 milioni di euro proprio nella questione “Contratto d’Area di Ottana”.
Nella beata ignoranza di non aver mai sentito il nome dell’azienda in Città sono spinto a cercarla su Google: accedo così al sito web (link: http://www.dalos.it/) dove, a fondo pagina, si legge appunto che ha sede a Nuoro ma, sorpresa, con numero di telefono indicato a prefisso di Cagliari: 070-658006.
Copio il numero di telefono e lo incollo sempre su Google e, con ancor più sorpresa, scopro che lo stesso numero di telefono è indicato anche per altre due aziende: il “Gruppo Editoriale Iceland”, che a fondo pagina del suo sito riporta sia una sede a Nuoro che a Cagliari (link: http://www.gruppoeditorialeiceland.it/) e la “Freelandia” (link: http://www.freelandia.it/).
Incredibile ma vero tre aziende con nome diverso hanno lo stesso numero di telefono ed operano nello stesso settore: la realizzazione di siti web, marketing, editoria, e tutto ciò che riguarda la comunicazione. Ma una lampadina si accende quando leggo, appunto, i nomi delle altre due aziende: Iceland e Freelandia.
Il Gruppo Editoriale Iceland s.a.s., difatti, è la società che cura, sempre per la Provincia di Nuoro, la realizzazione della rassegna stampa on line, come si evince dalla determina n. 2551 del 12/12/12, con la quale la Direzione Generale liquida, per questo servizio, € 11.616,00. Una anomalia, questa, in quanto è l’altra azienda,la Freelandia, ad indicare alla sezione “I nostri Siti – Cultura e Società”, la gestione della rassegna stampa on line della nostra Provincia. Ciò che risulta da una attenta analisi dei siti che questa società ha creato e che indica alla sezione “Portfolio” del proprio sito web è abbastanza bizzarro. Dei 24 siti indicati, infatti, solo 16 risultano attivi, ben 8 sono inattivi e 1 sito indica di esser stato realizzato da un’altra azienda che non ha nulla a che fare con la Iceland. E’ certo, quindi, che la Iceland non sembra aggiornare molto neanche il proprio sito aziendale.
Anche la Dalos risulta aver già prestato servizio per la Provincia di Nuoro ed enti affini. Così come riportato nel suo sito, infatti, ha curato la Segreteria Organizzativa del Press Tour “Barbagia, cuore di Sardegna”, dal 31 marzo al 2 aprile 2011 ed anche il “Mountain Bike Educational Press Tour” dal 13 al 16 ottobre 2011. Ha inoltre creato il logo del Parco Naturale Regionale di Tepilora che include i territori di Posada, Torpè, Lodè e Bitti. Link: http://www.regione.sardegna.it/documenti/1_231_20121128084409.pdf). Ha anche curato la realizzazione del sito web del Gal Nuorese Baronia (link: http://www.galnuoresebaronia.it/).
Grazie al web, tuttavia, con pochi semplici click possiamo scoprire ancora tante altre cose. La manna dal cielo ci viene data dal sito http://whois.domaintools.com/. E’ un sito che permette di conoscere chi sia l’effettivo titolare di un qualsiasi dominio internet. E l’inchiesta si fa sempre più interessante.
Accedendo al suddetto sito, difatti, ho voluto verificare chi fosse il proprietario dei vari domini web aziendali che, tanto per esser chiari, non necessariamente è anche il proprietario della azienda che ha quel determinato sito; ma procediamo.
Il dominio del sito web della Iceland risulta essere di tale Marcotullio Coco, via Newton 12, Cagliari. Il dominio del sito web della Freelandia risulta essere sempre di tale Marcotullio Coco, che lo ha registrato a nome della prima azienda, la stessa Iceland s.a.s. Il dominio del sito web della Dalos risulta essere di tale Coco Michela, che lo ha registrato a nome della seconda azienda,la Freelandia S.r.l.
Ricapitolando, a nome di tale Marcotullio Coco son registrati due domini web, quello della Iceland e quello della Freelandia. A nome di tale Michela Coco è registrato un dominio, quello della Dalos. Questi sono i siti web delle tre aziende con diverso nome e con stesso numero di telefono che, nei vari anni, hanno fornito servizio presso la Provincia di Nuoro ed affini.
Prima domanda: perché tre aziende che sono teoricamente in concorrenza tra loro si rivolgono ad altre aziende operanti nello stesso settore per la realizzazione del proprio sito web aziendale? Se io avessi una società che si occupa di queste forniture, e avessi quindi le competenze tecniche, opterei per far da me il mio sito web aziendale, non mi rivolgerei ad un’azienda teoricamente concorrente. Ma così non è, almeno in questo caso.
Seconda domanda: perché tre aziende con nome diverso ed operanti nello stesso settore, nei loro rispettivi siti web indicano tutte lo stesso numero di telefono?
Terza domanda: perché il sito web del “Contratto d’Area di Ottana” costerà alle casse pubbliche ben € 28.800,00?
Le risposte a queste domande potrebbero essere date da ciò che segue. Riassumo, difatti, ciò che si evince dalle visure camerali sulle tre aziende: Iceland, Freelandia e Dalos. Visure e che si allegano al presente articolo.
Il Gruppo Editoriale Iceland s.a.s. ha sede legale a Cagliari in via Alagon 39. La gestione, l’amministrazione ordinaria e straordinaria, la firma sociale e la rappresentanza della società di fronte a terzi ed in giudizio spettano al Socio Accomandatario signora Carmen Ferrari con una quota pari a € 413,16. Gli altri due soci accomandanti sono il signor Marcotullio Coco con una quota pari ad € 51,65 e con pari quota è socia anche la signora Isabella Coco.
La Freelandia S.r.l. ha sede legale a Cagliari in via Alagon 39. Il capitale sociale è pari ad € 10.000,00 ed i soci sono il signor Marcotullio Coco, la socia signora Michela Coco e la socia signora Isabella Coco.
La Dalos S.r.l. ha sede legale a Nuoro in via Mereu 47. Il capitale sociale deliberato è pari ad € 10.000,00. L’amministratore unico, con quota di nominali pari ad € 9.000,00, è il signor Lopes Dario. La restante quota di nominali pari ad € 1.000,00 è della socia signora Carmen Ferrari.
Lo schema di queste tre aziende i cui soci son sempre gli stessi, è abbastanza esemplificativo.
Ma apriamo una piccola parentesi sul socio della Dalos S.r.l., la stessa azienda che ha vinto l’appalto per la realizzazione e gestione temporanea del sito web del “Contratto d’Area di Ottana” per € 28.800,00.
Il signor Dario Lopes, così come risulta dalle visure camerali, è un ragazzo del 1990. Attraverso ricerche on line è anche possibile recuperare il suo curriculum vitae, che qui si allega, e che contiene qualche elemento curioso.
Il Lopes riporta la mansione di responsabile di sala e cassiere presso il “Loung Caffè Pasha” di Monte Urpinu, sempre a Cagliari. Mansione per la quale, diversamente da quanto richiesto dal curriculum europeo, non è indicato chi fosse il datore di lavoro. Riporta, inoltre, di aver prestato attività di volontariato presso l’associazione “I Sardi”. Non è ben chiaro di che associazione trattasi ma, sempre tramite il web, scopriamo che son due le opzioni possibili.
Potrebbe riferirsi all’associazione “I Sardi Soccorso”, (link: http://www.isardisoccorso.net/sito/chi-siamo ) il cui fondatore è tale Claudio Cugusi, Consigliere Comunale del PD Cagliari. Il sito internet di questo consigliere, difatti, è stato creato dallo stesso Gruppo Editoriale Iceland, così come riportato alla sezione “Portfolio – Web” del sito aziendale. Curiosamente, il web ha traccia anche di una convocazione di assemblea generale della stessa associazione “I Sardi Soccorso”, per il giorno lunedì 8 marzo 2010 alle ore 19. Chi ha firmato quella convocazione? L’allora presidente Marcotullio Coco.
Ma vi è anche un’altra associazione presso la quale il giovane signor Lopes potrebbe aver prestato opera di volontariato. E potrebbe essere quella giusta. “I Sardi” è una associazione nata a Cagliari nel 2001, che si occupa di “corsi di alfabetizzazione alla comunicazione, alla grafica editoriale, alla caricatura ed alla vignetta”. Il sito web di questa associazione, come si evince da fondo pagina, è creato proprio dalla Freelandia S.r.l. Se ciò non bastasse, il presidente della stessa associazione è: Alessandro Coco. E’ un nome nuovo per chi legge, ma non per chi scrive. Link: http://www.associazioneisardi.org/articolo.asp?pagina=La%20nostra%20storia
Dalla visura camerale del “Gruppo Editoriale Iceland di Carmen Ferrari s.a.s.” si evince che la precedente denominazione della stessa società era: “Gruppo Editoriale Iceland di Alessandro Coco s.a.s.”. Il signor Alessandro Coco, quindi, presidente dell’Associazione “I Sardi”, era Socio Accomandatario della stessa Iceland. Carica acquisita poi dalla stessa Carmen Ferrari.
Se anche questo non fosse sufficiente a dimostrare l’esistenza di un collegamento tra i Coco ed il signor Lopes, il web, ancora una volta, viene in nostro soccorso. Dario Lopes, infatti, come tutti i ragazzi della sua età, ha il proprio account sul social network Facebook. Tra le immagini di copertina, ed in modalità pubblica, quindi visibile anche a coloro che non sono nella cerchia delle sue amicizie virtuali, ha inserito quella di quattro persone. Una foto curiosa perché, tra gli altri, insieme allo stesso Lopes, vi è proprio lui: Marcotullio Coco.
Nei giorni in cui ero intenzionato a chiudere questa inchiesta ho poi riscontrato l’ennesima anomalia sul numero di telefono. Ha aperto a Cagliari, in via Ventinove Novembre 1847, al civico 65, il fast-food italiano: “French Fries”. Incredibilmente, il numero di telefono di questo fast-food, riportato in moltissime pagine web, è sempre lo 070-658006 che, come abbiamo visto, è riportato anche nei siti aziendali della Iceland, della Freelandia e della Dalos.
Un’altra cosa curiosa è che il dominio del sito web in costruzione (link: http://www.french-fries.it/) è intestato a Michela Coco, per conto della Freelandia S.r.l. Ma Facebook ci viene in soccorso ancora una volta. E chi troviamo nella pagina del “French Fries”, alla sezione foto? Proprio lui, Dario Lopes, volontario presso l’associazione “I Sardi” dei Coco, socio della Dalos S.r.l. e attualmente impiegato presso il fast-food che riporta il numero telefonico delle altre aziende sempre legate ai Coco. Certamente “particolare” che il socio di una azienda con la quota di nominali più alta, che vince un appalto da € 28.800,00, sia anche impiegato presso un fast-food.
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Nasce quindi, a questo punto, una riflessione sul fatto che, nei vari anni, la Provincia di Nuoro abbia invitato a partecipare a gare pubbliche tre aziende operanti nello stesso settore, con stesso numero di telefono, con nome diverso ma con stessi soci (nel caso della Iceland e della Freelandia e della Iceland e Dalos).
Il quarto interrogativo è, dunque, sul come sia statisticamente possibile che nei vari anni siano state indette gare informali, per le quali si ha la prerogativa di invitare aziende scelte dallo stesso ente e che le aziende risultate vincitrici siano diverse ma legate tra loro da stessi soci e persone in stretti rapporti amicali e/o parentali. C’è forse qualcuno in Provincia di Nuoro ancora disposto a credere che il web non lo frequenti nessun’altro a parte che loro? Ai tecnici l’ardua sentenza!
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