"È difficile ricostruire storicamente l’origine dei colpi di fucile in occasioni delle feste cristiane per annunciare alla popolazione ollolaese i momenti più importanti della vita parrocchiale nel culto del Signore e dei santi".
Inizia così il documento sottoscritto dal gruppo di fucilieri ollolaesi, coloro che accompagnano con gli spari a salve dei loro fucili tutte le celebrazioni religiose più importanti, con l'obiettivo di regolamentarne proprio l'utilizzo e stabilire quali momenti, durante le celebrazioni, debbano essere accompagnati dallo scoppio della polvere da sparo.
"In accordo con la parrocchia - spiegano - i fucilieri è stato approvato e sottoscritto in via sperimentale un regolamento che tenga conto di tutte le esigenze elencate. Un regolamento provvisorio, ad uso interno, che parte anzitutto dalla legislazione vigente in Italia sulla detenzione e l’utilizzo delle armi da fuoco. Progetto che è stato sottoscritto dai fucilieri e dal parroco pro tempore, presentato alla Curia Vescovile di Nuoro, alla comunità parrocchiale di Ollolai e agli organi competenti (autorità civili e militari), condiviso con gli organizzatori delle feste religiose del paese".
Un regolamento necessario quindi per andare incontro anche alle esigenze della popolazione durante le feste come S'Incontru, San Michele, San Pietro e San Bartolomeo. Sono queste infatti le occasioni individuate come più solenni nella tradizione religiosa locale. Così, in stretta collaborazione con la Parrocchia di Ollolai guidata dal parroco don Luca Mele, il gruppo di fucilieri ha voluto procedere a una autoregolamentazione, che ponga le basi dei futuri rapporti tra l'associazione e i vari priorati che si alterneranno nella organizzazione delle feste.
"Probabilmente questa consuetudine, che non appartiene alla liturgia ufficiale della Chiesa, nasce negli anni della dominazione spagnola - si legge ancora nel documento - insieme ad altri riti che caratterizzano soprattutto la Settimana Santa e, quindi, il Triduo Pasquale: quando non si suonavano le campane e le funzioni religiose venivano annunciate dalle traculas e dagli spari nel giorno di Pasqua. Come, poi, nel nostro paese l’utilizzo dei fucili si sia esteso ad altre feste importanti forse è da ricercare nella spontanea volontà di associare l’esultanza della risurrezione alla celebrazione dei santi più amati a cui si riserva particolare devozione. Una supposizione che non trova fonti o documenti, ma che si motiva dal fatto che ora questi riti costituiscano una tradizione, per la quale è necessario ridefinire con uno statuto ad uso interno che regolamenti i riti portati avanti dai fucilieri che ultimamente a Ollolai si sono costituiti in una informale associazione di volontari, i quali si rendono disponibili nei confronti di comitati, priorati, leve che organizzano".
Il regolamento è visionabile e scaricabile a questo link.