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Atalanta vs PSG: dobbiamo aspettarci un nuovo miracolo a tinte nerazzurre?

La Dea pronta a superare a pieni voti anche l’esame di francese

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Neymar vs Zapata, Icardi vs Gomez, 788,45 milioni di euro sul terreno di gioco contro “soli” 261,70: no, non stiamo delirando ma siamo in procinto di ricordarvi che tra pochi giorni andrà in scena il match di Champions League che vedrà di fronte PSG e Atalanta. Se mesi fa qualcuno ci avessero detto che lo “sconosciuto” Papu avrebbe duellato a distanza con il collega di reparto Maurito ex Inter, lo avremmo certamente preso per pazzo. Eppure, il calcio e la Dea in particolare ci stanno facendo vivere una favola che al di là della sua conclusione, eliminazione per mano dei parigini o accesso alle semifinali, si sta rivelando entusiasmante. In Italia, fiabe per certi versi simili a quella dei lombardi non mancano come ad esempio quella del Sassuolo che spesso si trova a pochi passi dall’ottenere una nuova qualificazione all’Europa League. Ma non divaghiamo troppo e torniamo a noi. Vi starete sicuramente chiedendo:  “Dopo aver superato il Valencia, dobbiamo aspettarci un nuovo miracolo a tinte nerazzurre?”. Risposta: le possibilità ci sono, non moltissime ma ci sono! Adesso crederete che oltre a delirare siamo pure impazziti, ma non è così. Certo se ci mettessimo a elencare solamente i cognomi degli avversari non ci sarebbe storia alcuna, troppo forti Verratti, Di Maria, ONey e compagnia bella. Per fortuna virtuosi interpreti del pallone schierati contemporaneamente in campo non sempre trasformano un gruppo, sebbene forte, in un team imbattile (pensate al Real dei Zidanes e Pavones). E il PSG non è imbattibile come l’Atalanta non è vittima sacrificale. Ancora non vi stiamo convincendo? Ci proveremo allora con il prossimo paragrafo.

Punti di forza dell’Atalanta

Un reparto offensivo a dir poco atomico, da più 100 goal per intendersi, la capacità di non disunirsi mai, nemmeno quando l’avversario sta prendendo il sopravvento, e la voglia di attaccare sempre e comunque, magari concedendo ai rivali qualcosa in difesa, sono i punti di forza dei nerazzurri pronti per presentarsi all’appuntamento di Champions con il Paris Saint-Germain Football Club. Non solo: la Dea nel corso di questa straordinaria avventura europea ha dismesso i panni del team provinciale, attento principalmente a distruggere la manovra altrui, e ha imparato a giocare da club internazionale, con quella spavalderia di chi non guarda in faccia nessuno. Se vi sembra ancora poco, ricordatevi che la formazione allenata da Gasperini ha qualità in difesa, a centrocampo e in attacco e dispone anche di panchinari d’eccellenza pronti a fare la differenza come Luis Muriel. Probabilmente avrete voglia di replicare in questo modo: “l’Atalanta vista contro l’Inter non è propriamente quella descritta!”. Non neghiamo che in quell’occasione i bergamaschi hanno demeritato, ma secondo noi è stato un semplice incidente di percorso dovuto da un lato alla fatica accumulata dopo tanti incontri disputati in pochi giorni e dall’altro lato dall’obiettivo qualificazione al prossimo torneo di Champions League già raggiunto. Arrivare secondi o terzi, diciamoci la verità, aveva una sua valenza fino a un certo punto. Insomma: al di là dell’ultima sconfitta in campionato con la Beneamata - lo ripetiamo nulla di grave - il team di Gasperini, come testimoniato anche da uno dei siti Internet più importanti quando si tratta di bet, se la può benissimo giocare quasi alla pari con i parigini se non altro perché questi ultimi in difesa non sono una forza della natura come in attacco. La difficoltà dei francesi nel contrastare l’avversario e nel chiudere ogni spazio è un’ulteriore riprova di come la Dea potrà davvero provare a fare l’impresa mercoledì 12 agosto.

Occhio a quei fenomeni là davanti

Se il reparto arretrato del PSG non è affidabile, purtroppo non si può dire lo stesso dell’attacco stellare composto da Icardi, Neymar e da Di Maria, quest’ultimo spesso schierato come centrocampista ultra-offensivo. No, non ci siamo dimenticati di Mbappè, solo che a oggi, causa infortunio alla caviglia destra, il 21enne di Bondy contro l’Atalanta dovrebbe partire dalla panchina. Se così fosse, sarebbe un vantaggio non da poco per il team italiano che non deve assolutamente lasciar palleggiare l’avversario, diversamente saranno guai. L’unico modo per provare a battere il rivale, sulla carta certamente più forte, è proprio quello di impedire ai fenomeni là davanti di fare ciò che vogliono con il pallone tra i piedi. Bloccando loro i rifornimenti e tenendo per lunghi tratti il comando del match, La Dea potrebbe compiere un nuovo miracolo e superare a pieni voti anche l’esame di francese.

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