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OLLOLAI. I bar decidono di non aprire fino al 30: "un segnale di attenzione contro la diffusione del virus"

Redazione
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I casi accertati di positività al Corona Virus sono sette nella Capitale della Barbagia di Ollolai. Tutti i soggetti sono in buono stato di salute e sono nel proprio domicilio. Dall'ultimo aggiornamento dato dal sindaco di Ollolai Efisio Arbau, l'incremento è stato di ben cinque soggetti, numero che ha fatto aumentare ancora di più l'asticella dell'attenzione per un fenomeno che in tutta la provincia sta registrando numeri elevati rispetto al periodo del lock down. Così i titolari dei bar locali, di comune accordo, hanno scelto di tenere le serrande abbassate dal 26 al 30 settembre. "Qualche giorno di chiusura per dare il segnale a tutta la comunità che dobbiamo aumentare le precauzioni e renderci maggiormente responsabili" è stata la loro spiegazione ad una decisione difficile, fatta per il bene di tutta la comunità e presa d'accordo con l'amministrazione comunale. Sono in corso infatti da parte della Asl, ulteriori accertamenti per verificare, come da protocollo sanitario, lo stato di salute delle persone entrate in possibile contatto con i soggetti positivi. "I baristi di Ollolai - ha commentato il parroco don Luca Mele - con forte senso di responsabilità e all’unanimità, hanno coraggiosamente deciso di chiudere per qualche giorno la loro attività davanti alla crescita dei contagi da Covid19. Scelta importante, dopo essersi confrontati con il Sindaco, che porta pesanti conseguenze dopo le fatiche dei mesi primaverili . Rallegrano le buone condizioni di salute dei pochi risultati positivi. Ma il silenzio di stamattina in piazza è assordante, fa male, riporta alla mente gli sforzi dolorosi compiuti dall’8 marzo. A nome della comunità, ringrazio i baristi per l’esempio e il rispetto dimostrato nei confronti della cittadinanza. E ricordo di limitare spostamenti e visite allo stretto necessario". L'iniziativa ollolaese segue quella del paese di Mamoiada che ai primi di marzo ha visto abbassare le serrande dei bar (qualche giorno prima della chiusura decisa dal Governo), su iniziativa dei baristi preoccupati per i possibili contagi.

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