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8 anni fa la prima partita all’Is Arenas: “meteora” nel calcio rossoblù

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Il termine meteora nel calcio è spesso associato a calciatori, allenatori o addirittura a presidenti, ma raramente questa metafora viene accostata ad uno stadio. Invece è proprio ciò che accadde alla struttura Is Arenas, stadio sorto a Quartu Sant’Elena per volere dell’allora presidente rossoblù Massimo Cellino e abbandonato appena un anno dopo.

Lavori e inaugurazione in tempi lampo: tutto in un anno

Partiamo dal principio: era il 2012 e lo storico stadio Sant’Elena casa del Cagliari calcio dal 1970, doveva essere rimodernato per tornare nuovamente disponibile in tempi brevi. Si decise così, con un accordo fra club e amministrazione comunale di iniziare i lavori per rendere l’Is Arenas disponibile per le partite del Cagliari in Serie A. I lavori iniziarono proprio nel 2012 e l’apertura e l’inaugurazione furono anticipate di un mese, tanto che il Cagliari potette ospitare il due settembre il match contro l’Atalanta, anche se a porte chiuse. Fu solo il 30 settembre contro il Pescara che lo stadio di Quartu Sant’Elena accolse finalmente i tifosi del Cagliari, ma soltanto quelli fidelizzati. Difatti, ad inizio ottobre era agibile solo la tribuna della struttura, e fu solo il dieci novembre che furono aperte le curve, salvo poi ritrattare per una decisione presa dalla Questura di Cagliari. In occasione di Cagliari-Napoli del 26 novembre 2012 finalmente lo stadio venne aperto in tutti i tuoi settori riuscendo ad ospitare 16082 spettatori su un massimo di 16500. 

Cagliari-Juventus al Tardini e il servizio shock di Mediaset Premium

L’Is Arenas ha ospitato soltanto 14 partite del Cagliari, ma queste sono bastate per far parlare di sé più e più volte. In occasione della gara contro la Juventus, squadra che così come all’epoca anche quest’anno è fra le favorite alla vittoria finale dello scudetto secondo le principali scommesse calcio, la struttura di Quartu Sant’Elena fu protagonista di una polemica infinita fra Cagliari e bianconeri. Inizialmente per il match del 21 dicembre contro la Juve il sindaco di Quartu aveva dato parere negativo rispetto all’agibilità della struttura e il match venne previsto al Tardini di Parma. Tornato sui propri passi quando era ormai troppo tardi, ciò innescò una vivace polemica fra la società bianconera che si diceva vittima di un cambio repentino di campo di gioco e Cellino, che trovava assurda la polemica sulla non accettazione dello spostamento. Nell’anno successivo l’Is Arenas tornò a far parlare di sé, questa volta in maniera involontaria. In occasione dell’incontro Cagliari-Milan del febbraio 2013 terminata 1-1, Mediaset Premium realizzò un servizio descrivendo come fatiscente e impraticabile la struttura, ma utilizzando immagini relative al kartodromo di Arborea, dunque nulla a che vedere con l’Is Arenas. Successivamente l’emittente televisiva si scusò ufficialmente con la città di Cagliari e con la società rossoblu.

Le vicende legate all’Is Arenas sono un po’ lo specchio sia del positivo che del negativo che può esserci nel mondo dello sport soprattutto al Sud. I lavori che durarono meno di un anno dimostrarono che quando amministrazione comunale e società sportive camminano guardando verso la stessa direzione sono possibili anche imprese difficili, ma le successive “guerre” e noie burocratiche rappresentano invece l’altro lato della medaglia. 

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