L'Unione dei Comuni Barbagia chiede l'istituzione di un hub per le vaccinazioni per il territorio e mette a disposizione risorse umane e logistiche. Una proposta che nasce a seguito dell'evolversi della situazione che registra oltre a un sostanziale e pericoloso aumento dei contagi in Barbagia anche una certa lentezza nella somministrazione dei vaccini. Così la presidentessa dell'Unione Stefania Piras, sindaca di Oniferi, ha inviato due giorni fa una lettera all'assessore alla Sanità Mario Nieddu, al commissario Ares Massimo Temussi e alla commissaria Assl di Nuoro Gesuina Cherchi, con la proposta che si intende in sostanza avviare una collaborazione. "Considerata la difficoltà della Sanità sarda a portare avanti, in tempi celeri, una campagna vaccinale capillare - scrive Stefania Piras - con la presente si intende portare alla vostra attenzione la volontà dell’Unione Barbagia di mettere in campo risorse umane e logistiche per istituire un HUB dedicato alla popolazione dell’Unione, cui fanno parte i comuni di Gavoi, Lodine, Ollolai, Oniferi, Olzai e Sarule, esclusi Tiana ed Ovodda che afferiscono al Distretto di Sorgono, avanti rispetto alla campagna vaccinale nuorese. Per attivare il servizio è necessario che il Distretto metta a disposizione del team i vaccini necessari per l’utenza che verrà indicata da ATS. Questa proposta nasce dall’esigenza di contrastare in modo deciso l’evolversi della pandemia, che nella Barbagia si è dimostrato particolarmente aggressivo, e – non per ultimo – vedere ripristinate le attività del SISP (vaccinazioni dell’infanzia, dell’adolescenza e certificazioni) sospese, per un tempo non determinato. Si tenga infine conto che i comuni di Olzai e Sarule ad oggi non hanno garantito il servizio di Assistenza Primaria con le conseguenze che tutti conosciamo". Una situazione insomma portata allo stremo anche alla luce della mancanza dei medici di medicina generale nei paesi di Olzai e Sarule, alle prese, specialmente quest'ultimo, con un aumento considerevole dei contagi che nell'ultimo aggiornamento segnava un + 27 e che ha portato il primo cittadino Paolo Ledda ad adottare una ordinanza che esplicita in maniera ancora più chiara il divieto di assembramento. Gavoi ha invece prorogato le misure adottate il 6 aprile: la zona rossa è stata ancora confermata. Con 113 positivi il Comune sul lago di Gusana continua a tenere altissima l'attenzione, poichè se l'obiettivo è ridurre i positivi, ancora più importante è limitare al massimo le situazioni dove potrebbe essere favorito il contagio.