Il Bim Taloro continua la sua politica in difesa del territorio. Questa volta va in aiuto dei 13 comuni che lo compongono (Austis, Desulo, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti, Tiana e Tonara) per consentire a questi di utilizzare il gas anziché il gasolio nelle proprie caldaie. “Vogliamo venire incontro alle richieste d'aiuto delle amministrazioni – spiega il presidente del consorzio Giovanna Busia -, strette dalle morse dei tagli e dall'enorme crisi generale, per un risparmio sia sul fronte economico che su quello ecologico visto che il gpl distribuito in rete è una valida e molto meno inquinante alternativa al gasolio da riscaldamento”. Intervento questo coerente con quanto fatto in questi anni. E’ opera del Bim, infatti, la realizzazione della rete gas nei tredici comuni. In questi paesi tutti possono allacciarsi alla rete e usufruire del gas di città. “E’ un intervento in linea oltre che con le politiche del Consorzio anche con quelle energetiche dei Bim d’Italia” precisa Busia, che aggiunge: “Quello del Bim sarà un intervento a fondo perduto che intende sensibilizzare le amministrazioni consorziate affinché si rendano promotrici di un uso e un consumo adeguato alla austerità che i tempi ci impongono, con un occhio di riguardo al rispetto e la salvaguardia dell'ambiente”. Con la delibera datata al 12 settembre scorso il Consorzio concede ad ognuno dei 13 Comuni un contributo di 3.800 euro che dovranno essere utilizzate al solo scopo si legge di “convertire le centrali termiche a gasolio con il gpl distribuito in rete e per l’adeguamento dei locali in cui questa sarà installata”. E inoltre per “l’acquisto di una caldaia per il gpl”. Ogni comune ha tempo fino al 31 ottobre per dare la propria adesione al contributo.