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Politica Linguistica a favore del Sardo: un’occasione di sviluppo culturale e occupazionale

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In una nota recente dell'Assessorato Regionale alla Pubblica Istruzione, l'Assessore Regionale Sergio Milia ha avanzato al Presidente della Regione Ugo Cappellacci e all'Assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa la proposta di un pacchetto di norme "speciali" e lo stanziamento di almeno un millesimo del bilancio per la salvaguardia della lingua sarda (e di tutte le altre lingue parlate in Sardegna).

Si tratta di una proposta ufficiale per la finanziaria del 2013, che fa seguito al confronto avuto da parte dell'Assessore e del Dirigente del Servizio Lingua Sarda, con gli Operatori Linguistici, con gli Insegnanti, con i Poeti, Giornalisti, Editori, con le Associazioni Culturali e con tutti quelli che lavorano o comunque svolgono attività a favore della tutela delle lingue parlate in Sardegna.

Va dato atto a Milia di essere stato l'unico Assessore Regionale competente, che finora, ha organizzato e presenziato a ben 3 Conferenze Annuali della Lingua Sarda (Fonni 2010, Alghero 2011, Aggius 2012) e di aver sempre ascoltato le istanze degli studiosi e degli operatori del settore.

Prosegue dunquesenza indugi, il Piano Triennale della Lingua Sarda 2011-2013, nonostante siano evidenti i limitati investimenti posti in bilancio, che avrebbero bisogno nei prossimi anni di essere incrementati.

Ricordiamo ad esempio i finanziamenti agli Sportelli Linguistici Sovracomunali, importanti punti di riferimento per Amministratori, Istituzioni e Cittadini; i finanziamenti per il 1° Corso di Formazione Insegnanti Lingua Sarda (Progetto FILS, organizzato dall'Università di Cagliari, dove almeno il 50% delle attività formative è stato svolto in lingua sarda); il 1° Corso di Aggiornamento e Formazione per gli Operatori Linguistici (Progetto FOLS); i finanziamenti per l'inserimento dell'insegnamento della lingua sarda in orario curriculare; i finanziamenti alle testate giornalistiche on-line e cartacee, i finanziamenti alle emittenti radiofoniche e televisive; i finanziamenti per l'organizzazione di eventi in occasione de "Sa die de Sardigna".

Tutte attività ed interventi finanziate con risorse economiche pari a circa un milione di euro all'anno.

La proposta dell'Assessore Milia, fa dunque seguito alle discussioni votate anche in Consiglio Regionale, nei mesi scorsi e anche alle richieste che arrivano da numerosi studenti universitari che hanno chiesto dei corsi di laurea attinenti la lingua e la cultura sarda.

La proposta dell'Assessore Milia, consta di un articolato di 27 commi, che avrebbero validità effettiva anche al di là di quanto previsto dal piano triennale; sosterebbero le iniziative di promozione, divulgazione, traduzione e formatzione linguistica, ben oltre l'annualità 2013.

Sostanzialmente si tratterebbe in un importante provvedimento normativo, creato in maniera semplice e flessibile di immediata applicabilità ed efficacia ed alleggerito dalle maglie della burocrazia: dopo una fase di politica linguistica "simbolica" si tratterebbe insomma di passare ad una fase "concreta" con cospicui investimenti per la promozione linguistica, per l'insegnamento, la formazione degli insegnanti e la cartellonistica bilingue e anche per l'impiego dei mass media.

Concludendo con un'investimento di 7-8 milioni di euro annui, la Regione Autonoma della Sardegna, potrebbe rimettere in moto, importanti settori economici come l'editoria, la scuola, l'università e la pubblica amministrazione con importanti ricadute nel tessuto economico del territorio sardo, ma non solo, quest'intervento economico potrebbe non solo salvaguardare i posti di lavoro (al momento precario) degli operatori del settore, ma crearne anche di nuovi, basti pensare alle nuove opportunità per la scuola, per la formazione, per creazione dei testi, alla redazioni dei mass media ecc.

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