Ovodda. La vigilia del mercoledì delle ceneri è una giornata normale. Anche perché non c’è nulla da organizzare. E’ sicuramente difficile da raccontare e presentare. Per questo rinviamo all’articolo http://www.labarbagia.net/focus/tradizioni/1939/ovodda-mecoledi-delle-ceneri-ad-ovodda-tradizione-e-trasformazione- che Cristina Sedda, attuale sindaco, scrisse qualche anno fa sull’evento. “E’ una giornata in cui la fantasia va al potere” ci dice il sindaco. L’unico timore di oggi è il tempo. Che comunque non fermerà la “follia” ovoddese. Si spera soprattutto che non piova, “meglio la neve” che altri anni ha accompagnato e ornato il pomeriggio. Sarà una giornata in cui le regole sono bandite che coinvolge tutto il paese e richiama tantissimi curiosi forestieri. Ma dove, caso più unico che raro, non si pensa all’economia: tutte le attività commerciali, compresi i bar sono chiusi. Negli ultimi due anni il primo cittadino Cristina Sedda ha scritto una lettera ai suoi concittadini, semplicemente per ricordare che “la libertà totale in cui questa giornata può e deve essere vissuta non può prescindere dal rispetto di se stessi, delle persone, degli animali e delle cose”. Quest’anno non ne ha sentito la necessità “perché siamo una comunità matura che sa divertirsi senza dimenticarsi l’educazione”. Per i forestieri l’appello è “di venire in paese senza maschere o visi tinti. “Questo è il nostro compito, è il rito di iniziazione, simbolo di ospitalità” ricorda Cristina Sedda.