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I vantaggi del bilinguismo.

A Fonni si è svolto un laboratorio didattico di lingua sarda.

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Fonni. Si è concluso nei primi giorni di giugno il Laboratorio didattico di Lingua sarda presso la scuola materna “Don Burrai”. Per il secondo anno consecutivo i bambini dai 3 ai 6 anni hanno avuto modo di sperimentare in maniera ludica e divertente l‟utilizzo della lingua sarda a scuola. La compagna di giochi è stata anche quest‟anno Boboredda Giramundu la simpatica formichina che parla il sardo e che ha entusiasmato la fantasia di tutti i bambini. Ma se lo scorso anno Boboredda è stata la protagonista indiscussa del laboratorio durante il quale raccontava le sue avventure in sardo coinvolgendo i bambini in diverse attività, quest'anno la sua presenza ha fatto da cornice ad una nuova sperimentazione. Infatti la scelta dell'anno appena trascorso è ricaduta sulla sperimentazione di una metodologia nata e sviluppata grazie all'impegno e allo studio di Josep Maria Artigal, docente che ha sperimentato l'insegnamento del catalano in Spagna, estendendo in seguito l'utilizzo della sua metodologia all'insegnamento delle lingue seconde. Si è scelto di lavorare sulla storia “Su palloneddu urrubiu” che è stata poi messa in scena dai bambini della scuola materna a conclusione delle attività didattiche e a cui ha fatto seguito una presentazione da parte della docente dei risultati del progetto con una spiegazione dei concetti base del bilinguismo e la presentazione di alcuni risultati delle più recenti ricerche scientifiche in questo ambito. I genitori degli allievi hanno seguito con vivo interesse e partecipazione attiva questa breve relazione perchè sono venuti a conoscenza di aspetti linguistici e cognitivi probabilmente sconosciuti. Ad esempio che tra i vantaggi linguistici di un bambino bilingue vi sono la consapevolezza precoce dei suoni, di parole e frasi, la maggior capacità di apprendimento delle lingue e anche l'apprendimento precoce delle abilità di lettura nonchè la facilitazione tra una lingua e l'altra. Parlando di vantaggi cognitivi per un bambino bilingue, si devono menzionare invece la maggiore consapevolezza dell'altro e la maggiore sensibilità mentale. Non si possono poi tralasciare i vantaggi sociali che si traducono ad esempio nell'accesso a due culture diverse e nella maggiore tolleranza verso culture altre rispetto alla propria. Oltre a ciò sono stati sfatati alcuni miti che persistono nella credenza popolare, come quello che il bilinguismo causi ritardi nello sviluppo cognitivo del bambino o che provochi confusione tra le lingue o ancora che il bilinguismo sia utile solo se entrambe le lingue sono ad ampia diffusione. I bambini imparano qualsiasi lingua senza sforzo, esattamente come imparano a camminare e il loro cervello è perfettamente in grado di 'gestire' due o più lingue contemporaneamente. Inoltre tutte le lingue, comprese quelle minoritarie come il sardo, possono dare ai bambini i vantaggi del bilinguismo. L'insegnante ha voluto poi porre l'attenzione sul fatto che investire in bilinguismo, da parte delle famiglie (che dovrebbero riappropriarsi della loro lingua a casa) e da parte delle istituzioni (che dovrebbero incentivare l'uso pubblico della lingua di minoranza) non significa soltanto permettere al bambino di avere competenze in due lingue. Significa, piuttosto, dargli la possibilità di essere migliore in molte abilità usate nella vita di tutti i giorni e permettergli un futuro migliore. Alcuni studi indicano, ad esempio, che il bilinguismo possa ritardare il declino cognitivo (sia normale che patologico) nella terza età. Alle famiglie e alle istituzioni è dunque affidato il compito fondamentale di fare in modo che lo straordinario patrimonio linguistico e culturale delle comunità isolane, oltre a mantenersi vivo e attivo, possa essere la carta vincente per le future generazioni di questa terra che continua a regalare ricchezze costantemente ignorate dalla sua gente.

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