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La banca della terra: un progetto per la Sardegna

Redazione associazione Nino Carrus
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Da gennaio scorso la Banca della terra è realtà. In Toscana è nata la prima banca che dà in prestito i terreni non coltivati. La Regione mette a disposizione di giovani agricoltori superfici agricole del proprio demanio, promuovendo l'avvio di nuove aziende agricole. In Sardegna si possono includere le terre di proprietà comunale, molto spesso in stato di abbandono o comunque sottoulilizzate.

L'iniziativa pilota della Regione toscana è legge da qualche mese ormai, con grande soddisfazione dell'Assessore all'agricoltura e foreste Gianni Salvadori. "Sono orgoglioso – ha detto Salvadori – di una legge che rappresenta un contributo importante per dare un'opportunità di lavoro ai giovani e garantire il presidio del territorio anche di zone marginali, razionalizzare la gestione dei terreni di proprietà pubblica e avere una migliore gestione del patrimonio agroforestale, fondamentale per la prevenzione del rischio idrogeologico" e, diciamo noi, per estendere le aree coltivate e produttive.

La legge prima in Europa consentirà, nei calcoli della regione, di recuperare 100 mila ettari di terreno che negli ultimi 28 anni erano stati abbandonati. Ci sono già diversi esempi di giovani che hanno presentato alla Regione, in occasione dell'ultimo bando di "GiovaniSi" progetti per avviare attività imprenditoriale in agricoltura. Ci sono casi – informa l'Assessore – in cui la regione non ha potuto finanziare il progetto perché i giovani che avevano presentato la domanda non avevano la terra per realizzarlo. Ora con questa legge si può mettere la terra a disposizione e realizzare così i progetti.

La "Banca della terra", è un primo esempio in Europa di strumento pubblico volto a favorire l'accesso degli imprenditori privati, in particolare dei giovani agricoltori, ai terreni agricoli e forestali del demanio regionale, e comunale nel caso di un intervento similare in Sardegna. La Banca conterrà infatti l'inventario completo di tutti i terreni e aziende agricole di proprietà pubblica e anche privata, comunque disponibili per operazioni di affitto, concessione e compravendita.

Questa legge può essere riproposta anche in Sardegna, nel prossimo consiglio regionale. Da qui l'appello ai candidati per le prossime primarie di sinistra, di centro e di destra, a tutte le forze politiche perché inseriscano nei loro programmi questa idea di "Banca della terra" che a detta degli esperti favorirà lo sviluppo e la crescita delle attività agropastorali. L'agricoltura deve ritornare ad essere centrale nelle politiche di sviluppo, su questo c'è ormai l'accordo generale di tutti sardi.. Usciamo dai proclami e passiamo ai progetti concreti. Noi indichiamo un progetto molto concreto e fattibile. Per produrre nuovo lavoro e nuovo sviluppo.

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