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Coldiretti. "Un migliaio gli animali spariti. Alcuni ritrovati sulle spiagge"

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Nella giornata di oggi i vertici della Coldiretti Nuoro Ogliastra hanno effettuato i primi sopralluoghi nei comuni di Torpè e Posada colpiti dalla piena del rio Posada.

"Al fine di accertare la situazione delle imprese agricole travolte dalla piena del Rio Posada", commenta  Simone Cualbu Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra, con il direttore Aldo Manunta ed accompagnati dal Vice Direttore Tanino Ticca e dal Segretario di Zona di Siniscola Marco Carzedda, "abbiamo incontrato i sindaci di Torpè e Posada ai quali abbiamo portato la solidarietà della Coldiretti e la disponibilità dei nostri agriturismi ad ospitare eventuali sfollati, nonché dei nostri soci che hanno messo a disposizione i loro mezzi agricoli. Abbiamo inoltre evidenziato la difficoltà delle imprese agricole del territorio ma anche la voglia delle stesse di ripartire e riprendere quanto prima l’attività".

Nella giornata si sono anche incontrati i presidenti di sezione nonché diversi associati dei due comuni. Varie le imprese agricole visitate tra cui quella delle Sorelle Loi, attiva nella vendita diretta come Punto Campagna Amica, che ha vissuto momenti di terrore: la titolare con le sorelle ed i familiari sono stati tratti in salvo con gli elicotteri. Oggi l’azienda è un immenso lago con la produzione aziendale seriamente compromessa.

"La situazione tra Posada è Torpè e molto difficile", prosegue Aldo Manunta direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra. "Sono spariti intere greggi, bovini, suini etc… spazzati via dalla furia del rio Posada che ha rotto gli argini e trascinato in mare tutto quello che ha trovato sul suo cammino. Alcuni capi sono stati ritrovati sulle spiagge a qualche chilometro di distanza. Al momento, prosegue Manunta, si sta ancora cercando di capire l’entità del danno ma pare che almeno un migliaio di capi sia andato perso. Sono già un centinaio i capi recuperati morti e che si sta provvedendo a smaltire. Una vera emergenza che ha dell’incredibile: molti allevatori hanno accudito il bestiame fino alle 17 per poi rientrare in paese mancando di poco l’ondata di piena, giunta verso le 20, che ha cancellato le aziende. Oltre agli animali, gli orti, gli agrumeti e gli oliveti sono completamente allagati con la produzione ormai persa".

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