Una bella festa nell'accogliente casa di riposo di Tiana per l'ollolaese Giuseppe Columbu. L'arzillo vecchietto ha spento cento candeline circondato dall'affetto delle due comunità, con la presenza delle autorità in fascia tricolore Bruno Curreli e Marco Columbu, dei due parroci don Filippo Fancello e don Fabio Marras, che hanno concelebrato la messa nel grande e accogliente salone della casa anziani. Tziu Zuseppe è un arzillo e lucidissimo vecchietto che si trova a Tiana dal 2010, quando a causa dei limiti della vecchiaia ha avuto bisogno di maggiore assistenza, con la moglie che è deceduta da qualche anno. Ha sempre fatto il pastore e ha tre figli, tutti e tre emigrati per lavoro. Un uomo dal carattere forte, che tutti i bambini di un tempo ricordano bene, quando tentavano di rubare la frutta dal suo frutteto che vigilava ad ogni ora del giorno, “quante corse fatte con lui che ci rincorreva” affermano due ollolaesi presenti alla festa. Ma anche “generoso e di grande fede” come ha detto don Filippo durante l'omelia; “mi ha sempre detto” ha commentato a fine cerimonia il parroco di Ollolai “che il suo sogno era di costruire una casa per anziani vicino alla sua”.

Un bel gruppo quello della casa di Tiana: fra un mese compirà cent'anni un altro nonnino di Austis, il signor Antonio Porcu. Mentre a Ollolai i centenari sono a quota tre con Sisinnia Columbu e Anna Casula, la prima 100, e la seconda 101. L'altro ieri ha festeggiato un'altra barbaricina: Lucia Soro, di Sarule. “Cosa si può augurare più di ciò che hanno già?” ha chiesto il parroco don Marras, e la risposta è stata scontata: “a chentubinti!”