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Usala: "Il presidente Aisla si è distratta per quattro anni"

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Il "Modello Sardegna" è stato preso come riferimento virtuoso da parte del Comitato 16 Novembre Onlus che ne ha recepito i valori proponendone i principi fondanti nel progetto "Restare a Casa". Ma cos'è questo modello?

In termini sociali permette la libera scelta di restare nel domicilio coprogettando un piano personalizzato. In termini numerici ed economici parliamo di 35.000 piani e di 120 milioni investiti dal bilancio regionale.

Ci sono ancora delle criticità, tutto è perfettibile, ma gli utenti sono attivi e combattivi. Le altre regioni sognano la nostra assistenza domiciliare indiretta, anche nel ricco nord.

Ma c'è chi si lamenta, che sostiene che molti malati SLA vengono abbandonati, il tutto avviene 4 giorni prima del presidio del 20 novembre organizzato dal Comitato 16 Novembre, mi pare alquanto stravagante.

Il presidente Aisla Sardegna, Giuseppe Lo Giudice, sostiene che la delibera 30/17 del 30 luglio 2013 stravolge l'accesso al progetto "ritornare a casa". La delibera citata è stata concepita per semplificare e omogeneizzare le varie interpretazioni e modulistica utilizzate dai comuni.

E' vero il contrario: la delibera allarga la platea ai portatori di pluripatologie.

Ma il presidente Aisla Sardegna non sa quando è nata la delibera: è nata il 7 novembre 2012 con DGR 44/8, perfettamente identica nella sostanza, girata alla commissione sanità per le dovute osservazioni e approvata definitivamente con la 30/17 citata.

E' stucchevole che Aisla, che decanta il dialogo con le istituzioni, non abbia fatto proposte all'assessorato e alla commissione regionale SLA che ora tira per la giacca.

Chiedere che siano inseriti tutti i tetraplegici, non solo SLA, costa almeno 30 milioni, dove si recuperano? Che dire dei dementi CDR 4, degli autistici gravi, dei cerebrolesi e altri casi.

La scelta è stata fatta con DGR 28/12 del 19/06/2009, che ha riservato alle alte intensità l'accesso al progetto, Aisla si è distratta 4 anni!

Il discorso dell'abbandono è una falsità, tutti i gravi possono accedere alla legge 162/98 che garantisce 14.000 euro, il "ritornare a casa", livello intenso, ne garantiva 12.000, ma di cosa stiamo parlando? Se qualche malato SLA ha preso 20.000 euro, senza essere in ventilazione meccanica 24 ore, ha trovato la commissione medica "generosa". Sarebbe diverso proporre malati in ventilazione non invasiva 24 ore o giù di lì.

Aisla chiede il ritiro della delibera, a parte che non cambia nulla, che fa se l'assessore rifiuta? Fa un presidio? Ci vogliono palle per portare malati in piazza.

Io vedo più un presepe vivente davanti all'assessorato, pecorelle e pastori ne troviamo tanti, ma chi fa Gesù bambino? Sopratutto mi preoccupano il bue e l'asinello.

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