Partecipa a labarbagia.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

GAVOI. Quinto appuntamento con il premio Tumbarinu d'argento

a cura della redazione
Condividi su:

GAVOI. Alle 21 nell’auditorium dell’Istituto Carmelo Floris sarà proiettato il film di Ivano De Matteo Gli Equilibristi. Si tratta del quinto appuntamento con il Premio tumbarinu d’argento, la rassegna cinematografica ideata e organizzata dalla Prociv Arci di Gavoi, riservata solo ai film italiani. Tema di quest’anno sono le diseguaglianze. La rassegna andrà avanti fino al 14 febbraio con appuntamenti settimanali, sempre di venerdì alle 21 nel Floris.

La trama

Film di Ivano De Matteo Con Valerio Mastandrea, Barbora Bobulova, Rosabell Laurenti Sellers, Grazia Schiavo.

Drammatico, durata 100 min. - Italia 2012.  i titoli di testa un amplesso clandestino, consumato in un archivio praticamente deserto, apre il film e introduce la trama. Per quel tradimento infatti si sfalda la famiglia al centro del racconto. Lui, impiegato del comune con 1.200Euro mensili, si trova a dover mantenere se stesso e la moglie che vive con i due figli. La situazione si fa di mese in mese sempre meno sostenibile e per non intaccare dignità e orgoglio con mancati pagamenti, a rimetterci è la qualità della vita che scende sempre di più fino ai limiti della tolleranza.
Quello che Ivano De Matteo fa compiere al suo protagonista è un viaggio dal benessere piccolo borghese fino alla povertà, intesa non solo come mancanza di denaro ma anche come perdita di umanità. Tutto avviene intorno alla maschera di Valerio Mastandrea, perfetta rappresentazione del tragicomico, attore di straordinario talento per la commedia e sguardo segnato da un'endemica e perenne tristezza. E su questi due registri si muove il film stesso, inizialmente appoggiato all'ironia del personaggio e del paesaggio (composto dall'umanità popolare romana) e con il procedere sempre più rassegnato al tragico. Il tono leggero e la possibilità di sdrammatizzare sono infatti caratteristiche che la storia volontariamente perde sempre di più a mano a mano che scema l'umanità stessa del suo protagonista, come se l'uno si accompagnasse all'altra.

Condividi su:

Seguici su Facebook