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Il consorzio del Fiore Sardo non ha bollini a sufficienza per marchiare le forme

"L'annata 2013-2014 danneggiata se non si interviene subito" denucia Efisio Arbau

Redazione
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Potrebbero essere ingenti i danni al sistema economico agropastorale barbaricino, se la politica non interviene immediatamente a sanare un'anomalia nata da una superficiale gestione della burocrazia: il Fiore Sardo Dop, produzione d'eccellenza certificata con bollino, potrebbe vedere svalutato il suo prodotto nell'annata entrante perchè non ci sono sufficienti bollini di caseina a disposizione. A denunciarlo con un'interrogazione alla Giunta regionale, il consigliere  barbaricino Efisio Arbau, che spiega cosa ha generato questa situazione. “Ad agosto di quest'anno la giunta regionale ha designato, a partire dal primo gennaio 2014, l'Agenzia Agris quale autorità pubblica di controllo sulle produzioni a denominazione e indicazione di origine protetta e a marchio di qualità regionale. L'attività di autorità di controllo veniva svolta dall'Agenzia Laore che, nello specifico della produzione del Fiore Sardo Dop, ha incaricato sino a tutto il 2013 lo sportello Barbagia, con sede a Gavoi”. Tramite quest'ufficio i produttori di Fiore Sardo hanno ricevuto assistenza, nonché i bollini stessi, che solo nell'annata 2012-2013 sono stati 90mila. Quest'anno invece l'ufficio ha ricevuto solamente 20mila bollini, a causa del mancato ordine alla ditta produttrice dovuto al passaggio di consegne tra le due agenzie. “E' necessario intervenire immediatamente e far avere i bollini di caseina ai pastori. Altrimenti, un sistema funzionante come quello del consorzio del Fiore Sardo perderebbe competitività nel mercato e i pastori si ritroveranno con la merce invenduta in magazzino”. E' inoltre fondamentale “definire le modalità con le quali l'attività di controllo svolta da Agris sia dislocata nel territorio di produzione, possibilmente con una delega allo sportello barbaricino di Laore” perchè per gli operatori, la sede dell'agris di Bonassai risulta lontana e difficile da raggiungere. Conclude Efisio Arbau: “La politica non faccia danni e quando le cose funzionano eviti di sfasciarle. I pastori chiedono serietà”. 

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