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I ragazzi di Sarule e Oniferi vincono un concorso bandito dal Senato

Stamattina l'incontro a Sarule con due senatori

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Stamattina gli studenti  delle scuole di Oniferi e Sarule hanno partecipato a un incontro con il Presidente della Commissione Diritti Umani, il Senatore Manconi, e la Senatrice Manuela Serra. Il cineclub di Sarule ha ospitato per l’occasione il confronto tra gli studenti e i rappresentanti del Senato, perché i ragazzi hanno vinto un concorso “Testimoni di Diritti” bandito dal Senato della Repubblica e rivolto ai giovani.

Il progetto intitolato: “Un mondo per due. Per un’idea paritaria di maschile e femminile”  è stato selezionato assieme ad altri 5 progetti in tutta Italia. In particolare i ragazzi delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado di Sarule e di Oniferi, sono stati valutati positivamente perché testimoni dell’art. 2 della Dichiarazione universale dei Diritti umani che recita: 1.  Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciati nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione.
2.  Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del Paese o del territorio cui una persona appartiene, sia che tale Paese o territorio sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi altra limitazione di sovranità.

Un progetto che porta in se il messaggio della parità di genere e che si sviluppa attorno alla tematica del vivere quotidiano, luogo dove è facile riscontrare le differenze tra sessi a partire ad esempio dal linguaggio comune. Capire le cause e eliminarne gli effetti anche attraverso l’ascolto di chi è testimone dell’attività contro le discriminazioni come la consigliera di parità della provincia di Nuoro Laura Franca Lampis, esperta in diritto del lavoro. Il confronto poi per gli studenti con Dolores Turchi, fondatrice della casa editrice Iris, testimone a sua volta della grande difficoltà di una donna nell’imporsi come intellettuale e professionista. La lettura di libri come “C’è qualcosa di più noioso che essere una principessa rosa?”, di Raquel Díaz Reguera, e “Papà aspetta un bimbo!”, di Fréderique Loew e Barroux. L’incontro con la dott.ssa Martinelli, fondatrice della Casa editrice Settenove, specializzata in racconti per ragazzi specifici contro gli stereotipi di genere. E ancora tante attività atte a comprendere da cosa nascono le differenze di genere a cui siamo abituati. Il progetto si conclude poi con una fase propositiva che si sviluppi attraverso proposte in Regione, in Provincia, in Comune da attuarsi per migliorare la situazione di tante donne e delle loro famiglie: asili nido, sostegno alla maternità etc.

Una grande opportunità per i ragazzi, che oltre a una partecipazione diretta alla attività delle istituzioni, hanno la possibilità di confrontarsi con temi difficili come quello oggetto del progetto.
 

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