Anche in sede di lettura della proposta del disciplinare dell’IGP Culurgionis la Coldiretti Nuoro Ogliastra ribadirà la propria opposizione alla possibilità di utilizzare i fiocchi di patate al posto delle patate vere.
Domani, commenta Simone Cualbu Presidente della Coldiretti Nuoro Ogliastra, ribadiremo il nostro no all’utilizzo di un ingrediente prodotto esclusivamente nel nord Europa ed il cui inserimento ha motivazioni meramente commerciali. I Culurgionis, che nascono come un piatto povero proprio della cultura agropastorale, con un disciplinare di questo tipo verrebbero completamente snaturati poiché si da la possibilità di utilizzare ingredienti che di sardo non hanno niente: si potranno impiegare fiocchi di patate olandesi, grano ucraino, formaggio tedesco e cos’ via, il tutto all’insaputa del consumatore convinto di acquistare un prodotto fatto intermente con prodotti sardi. Altro che promozione dell’Ogliastra e del territorio! Un rischio, prosegue Cualbu, che potrebbe interessare anche altre produzioni regionali quali prosciutti, pane carasau, fregula etc… dove disciplinari che seguono le sole logiche commerciali creerebbero notevoli danni economici al settore primario – l’unico in questo momento che sta dando segnali di ripresa - e di immagine all’intera Sardegna.
In Sardegna, prosegue Aldo Manunta Direttore della Coldiretti Nuoro Ogliastra, la produzione di patate nel 2011 (fonte ISTAT) è stata pari a 469.177 quintali (tra patata primaticcia e patata comune) coltivati su 2.778 ettari. In particolare, in Ogliastra nel 2011 sono stati coltivati 154 ettari con una produzione, tra patate comuni e primaticcie, di 26.325 quintali. Una produzione in tuberi quindi più che sufficiente per la produzione dei culurgionis – che secondo Laore si attesta in circa 2.600 q.li anno - e che non giustifica l’impiego dei fiocchi di patate nella proposta del disciplinate IGP Culurgionis. Rimane un interrogativo: come ha potuto a suo tempo la Regione avvallare un simile disciplinare?