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Asili famiglia: la proposta per renderli maggiormente attuabili e fruibili

Depositata ieri un'interpellanza in Consiglio Regionale da parte del gruppo Sardegna Vera

a cura della redazione
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La Sardegna, tolti i centri più importanti, è un microcosmo di piccoli comuni bisognosi di servizi essenziali per contrastare l’inesorabile fenomeno dello spopolamento. Ne sanno qualcosa i comuni barbaricini. Nasce da questa constatazione la proposta del Gruppo consiliare Sardegna Vera, che mette in moto la macchina per dare alle giovani famiglie una risposta concreta e immediata. Il governo nazionale ha messo a disposizione da tempo lo strumento dell’asilo famiglia (per bimbi da tre mesi a tre anni) in linea con le ormai consolidate consuetudini nord europee del tagesmuter, che permette  alle mamme di guadagnare dei soldi con l’apertura di un asilo famiglia domiciliare, e allo stesso tempo di fornire un servizio essenziale alla comunità. La Regione Sardegna regola l’apertura di questi asili famiglia “Mamma accogliente” per un massimo di tre bambini, numero insufficiente a garantire un servizio in comunità come le nostre. La proposta, presentata tramite interpellanza consiliare dal gruppo consiliare di Sardegna Vera (Efisio Arbau, Gaetano Ledda, Raimondo Perra e Michele Azara) e Daniela Forma del Partito Democratico, è di aumentare il numero da tre a cinque. “Il numero di 5 è previsto già nei regolamenti di altre Regioni italiane. – Comunica Efisio Arbau, primo firmatario - Con questa proposta diamo una possibilità di lavoro serio alle mamme e garantiamo un servizio minimo nei piccoli centri”.

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