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Arbau: fondi europei e contributi per le imposte comunali per i Centri commerciali naturali

Proposta di legge del consigliere regionale di Ollolai a favore delle piccole attività

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Un contributo in conto capitale per coprire i costi derivanti dal pagamento delle imposte comunali e 10 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale per le botteghe che aderiscono ai centri commerciali naturali.

E’ la proposta di legge del consigliere regionale de La Base Efisio Arbau, presentata questa mattina con l’obiettivo dichiarato di “dare una risposta, e quindi fornire un argine, all’inarrestabile agonia delle piccole e medie attività commerciali, settore fondamentale, non solo dal punto di vista meramente economico, ma soprattutto perché parte integrante e caratterizzante, patrimonio identitario delle nostre città”.

Da troppi anni ormai le medio/piccole attività commerciali vedono le proprie serrande abbassarsi in maniera definitiva e ogni nuovo anno comporta irreversibilmente un ulteriore incremento negativo: “i dati elaborati dalle associazioni di categoria, segnalano anche per il 2013 un saldo negativo di 2.600 attività commerciali (dato tra le nuove aperture e le chiusure), superiore al già drammatico risultato del 2012, quando  aveva chiuso 2.200 imprese” spiega Arbau.

Solo le 2.600 imprese che hanno abbassato le saracinesche lo scorso anno hanno lasciato a casa 4.800 persone, sia piccoli imprenditori che dipendenti. Ma le “croci economiche” potrebbero essere molte di più, perché anche la cancellazione di un’impresa dai registri della Camera di commercio ha un costo che per molti esercenti è diventato insostenibile.

“Le piccole e medie botteghe – secondo il leader de La Base - sono gli unici centri di aggregazione sociale che tengono in un'epoca di disgregazione e solitudine. Sono il baluardo della società fondata sulla persona. Non è retorica in salsa politica ma il tentativo di comunicare alla nostra nazione che riusciamo a battere la crisi e le difficoltà se pensiamo come società, se siamo solidali con i nostri negozi di vicinato che ci danno un servizio per trecentosessantacinque giorni all'anno e che da sempre sono solidali con tutti noi”.

Da qui la proposta dei centri commerciali naturali. “Se accompagnati da una necessaria riqualificazione urbana e predisposizione di servizi di supporto, possono, come confermato e sostenuto da studi e valutazioni espresse dalle associazioni di categoria, rappresentare uno strumento valido a porre un freno alla moria dei piccoli e medio/piccoli esercizi commerciali, moria che porta con se un crescente degrado e conseguente perdita della capacità di attrazione turistica, ma anche abitativa, per strade, quartieri e soprattutto centri storici delle nostre città”.

Data la drammatica ristrettezza dei fondi regionali, Arbau ha ritenuto necessario individuare i relativi finanziamenti sul Fondo europeo di sviluppo regionale, in riferimento alle norme comunitarie che stabiliscono priorità per le aree urbane di Cagliari, Sassari e Olbia ma che possono essere programmati con ulteriori risorse per tutti i trecentosettantasette Comuni della Sardegna.

Pertanto,  all’art. 1 prevede di inserire l’impegno delle risorse necessarie, valutate in 10 milioni annui per le annualità 2014/2017 sul Fondo europeo di sviluppo regionale – Programmazione 2014/2020,  ai sensi del Regolamento UE n. 1301/2013, del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013, Capo II, Art. 7,  (Sviluppo urbano sostenibile), comma 4.

Il successivo art. 2 stabilisce altresì che, oltre agli incentivi previsti dall’art. 5 della Legge regionale 21 maggio 2002,  n. 9, si aggiunga, per i piccoli imprenditori che costituiscono i centri commerciali naturali, un contributo in conto capitale per coprire i costi derivanti dal pagamento delle imposte comunali.

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