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La Barbagia in Messico grazie al reportage del giornalista internazionale John Brunton

Alla scoperta di personaggi, aziende e paesi della Strada del vino Cannonau

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OLZAI. “Cerdeńa: la desconosida”. È il titolo di un ricco reportage di diciassette pagine dedicato alla Sardegna più autentica e genuina, con foto e testi di John Brunton, autorevole firma del giornalismo internazionale. Lo ha pubblicato, questo mese di agosto, il periodico «Travesías» (revistatravesias.com), la pluripremiata rivista di viaggi del Messico, distribuita dal 2001 in tutte le edicole dell’America Latina, con una tiratura mensile di oltre 140 mila copie.

Questo servizio del foto-giornalista inglese John Brunton esce un anno dopo la sua prima e unica visita nella nostra isola, grazie all’iniziativa e l’ospitalità dell’associazione “La strada del vino Cannonau” di Nuoro presieduta da Andrea Soddu.

Nel mese di settembre 2013, Brunton aveva stilato e pubblicato una “Top ten guide” della Sardegna nel quotidiano britannico on line «The Guardian», citando dieci aziende della provincia di Nuoro nell’ambito del reportage Sardinia wine route. Una guida molto sintetica, ma che ha avuto un significativo risalto internazionale. Infatti, diverse agenzie di viaggio e tour operator utilizzano questo servizio per pubblicizzare il turismo enogastronomico nei paesi del centro Sardegna, con in prima fila le aziende vitivinicole e altre imprese iscritte alla “Strada del vino Cannonau”.

Ora - in occasione del tredicesimo anniversario della fondazione del mensile messicano «Travesías» - John Brunton ha realizzato un ampio reportage della nostra Isola. “Per alcuni, destinazione del jet set europeo – scrive Brunton -, per altri, uno degli angoli più puri del Mediterraneo. Un viaggio in questa piccola isola: con le sue montagne, scogliere, vigneti e l’inconfondibile carattere dei sardi”.

John Brunton racconta del suo arrivo all’aeroporto Costa Smeralda, pieno di “jet privati ed elicotteri”, dove - ogni estate - le riviste europee di gossip si contendono le immagini dei personaggi famosi, rubate dai paparazzi all’interno di ville milionarie e nascoste nelle cale segrete. Ma al giornalista inglese non interessava visitare i resort smeraldini più costosi ed esclusivi del mondo, né incontrare i cosiddetti vip, le stelle del cinema o del mondo del calcio con annesso codazzo di veline. Infatti, Brunton aveva stabilito la prima base del suo “roadtrip” a Cala Gonone “per scoprire una Sardegna diversa, una regione autonoma e distinta dal resto d’Italia, che sembra a volte un Paese indipendente”, per vivere un’esperienza culturale diversa e offrire ai suoi lettori “una visione seria di questa isola mistica”.

John Brunton racconta così del suo tour nel centro Sardegna, “zigzagango” nei tortuosi sentieri della Baronia, della Barbagia e del Mandrolisai (grazie all’assistenza logistica di Gabriele Colomo) per intervistare e fotografare – con la sua inseparabile Canon – pastori, chef e ristoratori e altri imprenditori del settore turistico. Ma, soprattutto, numerosi viticoltori e produttori dei vini Cannonau “che fanno sentire i visitatori come membri della famiglia in un istante, mentre la cucina è semplicemente incredibile, con i migliori formaggi che uno può provare ad assaggiare in Italia” e altre pietanze succulente.

Nel servizio pubblicato dalla rivista «Travesías» sono citati diversi paesi del centro Sardegna, con in bella evidenza alcune aziende di Bari Sardo, Dorgali e Cala Gonone, Mamoiada, Meana Sardo, Oliena, Olzai, Orgosolo e Orosei, oltre alla città di Nuoro, la spiaggia di Cala Luna e l’hotel Su Gologone.

Il reportage di John Brunton è corredato anche da una piccola rubrica “Cinque luoghi per mangiare e bere”, con la prima nomination riservata al caseificio Erkìles di Olzai (accompagnata da due foto, di cui una a pagina intera del caseario Giovanni Agostino Curreli). A seguire, l’azienda Fulghesu di Meana Sardo, l’Agriturismo Canales di Dorgali, la Pizzeria Cikappa di Oliena e la cantina Giuseppe Sedilesu di Mamoiada.

Infine, una pagina della rivista «Travesías» è dedicata a una piccola guida pratica della Sardegna, con un sintetico elenco di undici cantine e aziende ricettive del nuorese, oltre al Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada. La mini guida è completata dalla segnalazione del sito internet dell’associazione “La Strada del vino Cannonau” (stradadelvinocannonau.it), grazie alla quale questi paesi e aziende del centro Sardegna avranno una notevole visibilità internazionale attraverso il servizio giornalistico e le suggestive immagini di John Brunton.

L’articolo di John Brunton, scritto in lingua spagnola ma facilmente comprensibile – ha detto il presidente Andrea Soddu – sarà letto da milioni di lettori. Per l’associazione La Strada del vino Cannonau, è un forte motivo di orgoglio e costituisce una tappa iniziale del complesso percorso da intraprendere per diffondere nel mondo la fama del nostro territorio”.

 

Per scaricare la versione originale cartacea in formato A/4 PDF, con testi e foto di John Brunton (vedi allegato).

L’articolo in versione on line (solo testo), è consultabile nel sito www.revistatravesias.com

 

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