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La Ue stoppa gli aiuti ai formaggi per l'embargo russo

Coldiretti: "nel 2013 esportati in Russia prodotti lattiero caseari pari a 45 milioni

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La commissione europea ha posto fine all’ammasso privato dei formaggi, introdotto per contrastare i danni subiti dai produttori europei in seguito all’embargo russo.
“Il regime è utilizzato in modo sproporzionato dai produttori di formaggio in aree che tradizionalmente non esportano quantità significative verso la Russia” scrive l’unionesarda.it riportando le motivazioni dell’Esecutivo Ue pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. 

Si trattava di un regime eccezionale e temporaneo di aiuto all'ammasso privato dei formaggi.

Il periodo di ammasso andava da un minimo di 60 giorni ad un massimo di 210 giorni.

L'importo dell'aiuto era stato fissato a 15,57 euro/ton per le spese fisse di stoccaggio e 0,40 euro/ton/giorno per ciascun giorno di ammasso contrattuale.

Complessivamente i produttori di formaggio avevano presentato a Bruxelles, prima dello stop della Ue, domande di aiuto per 84.962 euro rispetto al tetto di 155mila tonnellate previsto. Di queste 74.254 tonnellate da produttori italiani, 4.455 dagli irlandesi, 3.661 olandesi e 2.324 svedesi. 

Secondo Coldiretti l'esportazione di prodotti lattiero caseari italiani in Russia è stata pari a 45 milioni di euro nel 2013 tra i quali un peso rilevante è rappresentato da Parmigiano Reggiano e Grana Padano per un totale di circa 15 milioni, mentre vale 1,5 milioni l'export di Pecorino e Fiore Sardo.

“L’embargo oltre ai danni diretti e causa anche di danni indiretti - sottolinea la Coldiretti -. Ha portato al calo dei prezzi sul mercato interno, con il Parmigiano Reggiano che si vendeva all'ingrosso prima dell'embargo russo a 7,70 euro al chilo mentre ora si vende a 7 euro, mentre il Grana Padano si vendeva a 6,80 ed ora a 6,10 euro al chilo. In un rapido conto la perdita solo per i due grandi formaggi supera sicuramente i 250 milioni di euro. Rilevanti - conclude la Coldiretti - sono anche le esportazioni di formaggi freschi per un importo di 13 milioni di euro come le mozzarelle che sono stati escluse dagli aiuti ora sospesi”.

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