Il comune di Oniferi è il primo in Barbagia a pagare i risarcimenti della lingua blu, dopo la determinazione del 6 novembre scorso dell’assessorato all’Agricoltura, con la quale si annunciava il passaggio dei soldi ai Comuni.
Si tratta di fondi regionali derivanti dalla legge scritta e voluta dal consigliere regionale di Ollolai Efisio Arbau con la quale si sono stanziati 28 milioni di euro per pagare il mancato reddito derivato dalle pecore morte e il mancato reddito del 20 per cento delle greggi colpite lo scorso anno dal morbo.
Oniferi erogherà 90mila euro da ripartire tra 25 allevatori. Si tratta di una prima trance che servirà per pagare solo il mancato reddito delle pecore morte (seguirà quello per il mancato reddito del 20 per cento delle greggi).
“Il paese di Oniferi è ad alta vocazione pastorale – afferma il sindaco Stefania Piras - e come amministratrice è stata una priorità mettere immediatamente i soldi nelle mani delle aziende”.
“Le piogge hanno appena lenito le sofferenze di un autunno siccitoso – continua – e proprio per questo abbiamo presentato in Regione la richiesta per riconoscere lo stato di calamità naturale. Il merito della velocità del provvedimento di rimborso va però all’ottimo lavoro dell’ufficio ragioneria che ha fatto i conteggi e le liquidazioni”.
Soddisfazione da parte di Efisio Arbau, autore della legge che darà respiro a tante aziende della Sardegna. Dal suo sito internet www.labaseonline.it, si toglie qualche sassolino dalla scarpa contro i tanti detrattori della prima ora, che fino all’ultimo hanno sperato che l’operazione a favore del mondo agropastorale fallisse: “quando abbiamo proposto ed approvato la legge tanti erano i nemici ed i frenatori, adesso gli auto-hurrà saranno tanti. I parassiti dei pastori sono tanti e ci siamo pure assuefatti".