L’Imu sui terreni agricoli non si pagherà il 16 dicembre. Per ora è certo solo il rinvio del pagamento dell’imposta che tanto rumore ha sollevato in questi giorni. Molto probabilmente sarà prorogata a giungo dando tempo al Governo di individuare anche nuovi criteri su chi dovrà pagarla e chi sarà esente.
Come scrive oggi Il Sole24 ore, la decisone politica del rinvio è stata già presa, a breve si sceglierà anche lo strumento tecnico per far slittare la scadenza “decreto legge da far confluire nella manovra o emendamento alla stessa legge di stabilità”. Non cambia nulla, invece, per i terreni che già pagavano l’Imu con le vecchie regole.
I nuovi criteri stabiliti dal Governo Renzi avevano fatto arrabbiare soprattutto i sindaci e le associazioni agricole.
In Sardegna ad alzare la voce sono stati quasi tutti: dall’Anci ai consiglieri regionali (ieri hanno presentato una mozione) passando per la Coldiretti ed i parlamentari. E proprio questa ribellione, che a livello nazionale ha coinvolto diversi deputati anche della maggioranza, ha convinto il Governo a rivedere il decreto che avrebbe dovuto garantire l’entrata di 350 milioni di euro necessari per coprire il bonus da 80 euro.
Anche la Barbagia è stata chiamata a contribuire. Nonostante l’altimetria esenti diversi Comuni della regione storica perché oltre i 600 metri di altitudine, alcuni come Orani, Olzai, Oniferi, Orotelli, Ottana e Tiana avrebbero dovuto (o dovranno) sborsare oltre 300mila euro.
Le nuove regole. Nel decreto i contribuenti sono stati divisi in tre fasce in base all’altitudine del Comune, misurata cioè nel punto in cui si trova il municipio. Dunque non viene presa in considerazione la particella ed è stata eliminata la dicitura terreni svantaggiati.
- Nei Comuni con altitudine inferiore a 281 metri i proprietari di terreni agricoli devono pagare tutti;
- In quelli dai 281 ai 600 metri non si paga nei terreni posseduti dai coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali;
- In quelli con altitudine superiore ai 600 metri sono tutti esentati.
Un criterio che ignora la geografia di tanti comuni in quanto i terreni in genere non si trovano nella piazza centrale.
Nei Comuni seguiti da labarbagia.net, sono esenti in quanto oltre i 600 metri Fonni, Ovodda, Ollolai, Gavoi, Lodine e Sarule.
In quelli sotto i 600, come Orani, Oniferi, Orotelli, Tiana e Olzai, sono esenti solo i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola. In tutti gli altri casi si paga, anche se il terreno lo detiene in affitto o in comodato un imprenditore agricolo.
A Ottana invece, che si trova sotto i 280 metri di altitudine pagano tutti.
Le somme che avrebbero dovuto sborsare entro il 16 dicembre erano indicate in:
Ottana 46.185 euro
Olzai 54.650 euro
Oniferi 33.900 euro
Orani 115.300 euro
Orotelli 54.176 euro
Tiana 9.340 euro