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Questione Tirrenia: La Base di Efisio Arbau e l'idea un sistema dei trasporti senza baroni e con il controllo totale dei porti

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Da tempo La Base sostiene che bisogna affondare il monopolio marittimo di Tirrenia, per questo non ci interessa che abbia una plancia di comando oligarchica o monarchica. L'unica soluzione è radere al suolo la convenzione, prenderci i soldi e fare una continuità territoriale per contratto attraverso una gara internazionale. Le altre soluzioni, compreso il lavoro serio e preciso dell'assessore Deiana, sono delle soluzioni per "mitigare" il sequestro di persona di cui siamo vittime consenzienti.

Di fatto, ancora oggi, un cartello di armatori continentali comanda il traffico marittimo da e per la Sardegna, attraverso la convenzione Tirrenia sottoscritta il 19 luglio 2012 ed accordi più o meno espliciti con gli altri “concorrenti” sul mercato e, soprattutto, con il controllo diretto o indiretto dei porti costruiti con i soldi dei sardi. L’autorità garante della concorrenza e del mercato ha, peraltro, evidenziato che gli stessi baroni hanno “posto in essere un’intesa finalizzata all’aumento dei prezzi per i servizi di trasporto passeggeri nella stagione estiva 2011 sulle rotte Civitavecchia-Olbia, Genova-Olbia e Genova Porto Torres”. Intesa che ha portato (dati autorità garante) ad un decremento di passeggeri nelle tratte in questione, tra il 2010 ed il 2011, di quasi un milione di passeggeri.

Questa situazione deve essere superata attraverso il controllo del traffico marittimo da parte della nostra comunità. Controllo che parte dalla gestione dei porti e delle autorità portuali.

La nostra prima proposta di legge (n. 1/2014) prevede la modifica della legge sul riordino della legislazione portuale attraverso la previsione che la nomina del presidente dell’autorità portuale con decreto del Presidente della Regione, previa intesa con il sistema delle autonomie locali e con le competenti Camere di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura. Da qui, necessariamente si parte. La Regione Sardegna deve assumersi le responsabilità del controllo dei porti ed il governo ci darà nei prossimi mesi questa opportunità con la costituzione dei distretti marittimi.

Assunto il controllo dei porti la Regione deve necessariamente essere titolare della dotazione finanziaria prevista per gli oneri di servizio pubblico. In questo caso bisogna chiedere ed ottenere immediatamente la risoluzione della convenzione Tirrenia-Cin, con il trasferimento delle risorse per gli oneri di servizio alla Regione Sardegna.

Infine, il nuovo sistema. Con i soldi degli oneri di servizio gestiti dalla Regione e dai sardi la continuità territoriale marittima si garantisce con il mercato e la contrattazione tra la stessa Regione, le autorità portuali guidate dal delegato del presidente e coloro che vogliono usufruire dei servizi portuali a basso costo (utilizzo risorse degli oneri di servizio) e del contributo per passeggero o merce trasportata.

 

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