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Intervista a Efisio Arbau: "per le vaccinazioni serve buon senso e ascoltare i pastori"

A cura della redazione
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Ma queste pecore devono essere vaccinate?

Si. Sono stato il primo nel 2013, ben consigliato da veterinari che hanno salvato intere greggi, a chiedere la vaccinazione di tutte le pecore. Sino ad allora i capetti dei veterinari volevano combatterla con la sola vaccinazione delle pecore giovani. Prima o poi qualcuno chiederà di accertare le responsabilità burocratiche di quei danni. La vaccinazione con lo spento (senza controindicazioni) prolungata per un medio periodo rende definitivamente immuni le greggi.

Ma allora questa richiesta di sospensione o modifica del decreto assessoriale?

Solo una politica guidata e consigliata da burocrati può pensare di entrare nei nostri ovili con i ricatti ed i carabinieri. Deve essere eliminata la vaccinazione obbligatoria e se avessero ascoltato la nostra opinione (espressa a voce e formalizzata riservatamente per scritto) sarebbero arrivati allo stesso risultato senza forzature. Lo hanno già fatto in autunno (sospendendo il decreto) su una mia precisa richiesta e ne sono usciti da eroi. E poi a febbraio, con le saccaie che figliano e con le pecore adulte che sono alla massima spinta produttiva, portare stress da vaccinazione è l'ultima cosa da fare. Solo in casi estremi e disperati, come ho detto altre volte. Meglio posticipare il tutto di qualche mese, tardo aprile in pianura, maggio-giugno in collina e luglio-agosto in montagna.

Ma adesso cosa succede?

Succede che l'Assessorato deve decidere. Se fare una prova di forza schierando l'esercito o se ascoltare la voce del buonsenso che viene dagli ovili e posticipare le vaccinazioni, lasciando la decisione se vaccinare al dialogo tra pastori e medici veterinari.

Il vostro gruppo Sardegna Vera sulla questione sembra però isolato in maggioranza. Rimane la richiesta di dimissioni dell'assessore?

Si. Se non riesce a capire che farà danni è meglio che si dedichi a fare altro.

Ma lo hanno difeso Soru e Lai?

Si vede che la pensano come l'assessore. Onestamente, come dicono i politiconi, era scontato.

E Pigliaru? Ha dato piena fiducia al suo assessore?

Non poteva fare altro. E' il nostro presidente, lo ascoltiamo, lo rispettiamo e lo sosteniamo con atti consiliari incontrovertibili, ma come tutti gli adulti sappiamo prenderci le nostre responsabilità. Motivando le scelte dentro e fuori il palazzo.
 

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