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Officine e carrozzerie discriminate dalla riforma della Rc Auto

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Confartigianato Imprese Sardegna ha scritto al Presidente Pigliaru, agli Assessori Morandi e Piras, ai Consiglieri Regionali e a tutti i Parlamentari chiedendo di attivarsi tempestivamente nei confronti del Parlamento per la modifica del disegno di legge sulla “Concorrenza”, in modo specifico sul famigerato “articolo 8”, che andrà a colpire decine di migliaia di imprese di autoriparazione in tutta Italia e in Sardegna, a favore delle Compagnie di Assicurazione.

“In pratica si obbligheranno gli automobilisti a effettuare le riparazioni esclusivamente presso le officine convenzionate dalle assicurazioni e gli autoriparatori ad accettare le condizioni delle Compagnie – afferma la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Carmela Folchetti - l’impatto di tali norme oltre a non creare una vera liberalizzazione, sarà devastante sulle circa 3700 imprese dell’autoriparazione sarde che danno lavoro a 10mila addetti”.

Al Presidente e agli Assessori è stato chiesto un deciso intervento nella Conferenza Stato-Regioni, che a breve analizzerà il Disegno di Legge sulla concorrenza, al cui interno è prevista la riforma del codice delle assicurazioni, sostenendo le modifiche al testo proposte da Confartigianato.
Ai Consiglieri Regionali, invece, è stata chiesta una mozione unitaria, così come avvenuto per esempio in Toscana, che impegni la Giunta Regionale ad attivarsi tempestivamente nei confronti del Parlamento per la modifica del disegno di legge per il mercato e la concorrenza approvato dal Consiglio dei Ministri il 20 febbraio scorso.
Ai Parlamentari, invece, è stato chiesto un sostegno nelle varie Commissioni, un analisi più approfondita riguardo i danni che una riforma di questo genere potrà generare nei confronti delle imprese e, soprattutto, una presa di posizione durante il voto finale del disegno di legge.

“I carrozzieri non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione – prosegue la Folchetti - tentativo che è scritto nero su bianco nella riforma dell’Rc auto contenuta nel disegno di legge “Concorrenza” presentato dal Governo il 20 febbraio scorso”.

Le carrozzerie osservano che, fatto 100 il costo medio complessivo di un sinistro, circa il 68% è imputabile ai risarcimenti per il danno fisico, il 15% serve a coprire i costi fissi e indiretti non collegabili ai singoli sinistri, e solo il 17% copre il puro costo della riparazione.  Quest’ultimo poi, per il 60% è imputabile al prezzo dei ricambi (molto costosi in Italia), a cui va aggiunto il costo dei materiali di consumo e quello relativo allo smaltimento rifiuti, per cui solo il 5% riguarda la manodopera delle carrozzerie.

“Di certo, con questi numeri, non si possano additare le imprese come responsabili dell'alto costo delle polizze assicurative per i sinistri – riprende la Presidente - fronte di tale situazione i carrozzieri proclameranno lo stato di mobilitazione contro le minacce alla libertà d’impresa e alla libertà di scelta dei consumatori”.

“Scrivendo a tutte le Istituzioni Politiche e proponendo le modifica alle norme del disegno di legge “Concorrenza” – continua la Folchetti – abbiamo iniziato l’azione della categoria che come punto centrale vuole emendare il cosiddetto risarcimento “in forma specifica”.

“I consumatori devono poter scegliere liberamente l’officina di fiducia presso la quale far riparare il veicolo incidentato – conclude la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna - senza essere costretti a rivolgersi alle carrozzerie convenzionate con l’assicurazione”.

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