Scatta sabato mattina il via per la due giorni della nona edizione della mostra nazionale degli ovini di razza sarda. Evento atteso da tre anni dagli operatori e non. Da tanto mancava, infatti, la fiera nazionale, che Ara, Apa, Assonapa e l’amministrazione comunale di Macomer stanno curando nei minimi particolari.
L’area fieristica del monte di Sant’Antonio sabato e domenica ospiterà 2.500 ovini. Ad accompagnare la mostra ci sarà la sesta edizione della mostra agroalimentare e diverse iniziative collaterali che coinvolgeranno tutte le fasce di età.
Importante e ricca di novità per il settore sarà la parte convegnistica curata da Ara e Assonapa prevista per sabato mattina a partire dalla 10. Il titolo del convegno, Tradizione e innovazione, è esplicativo dei temi che saranno affrontati.
I pastori, i veri custodi del territorio, seppur fortemente legati alla tradizione, della quale ci tramandano un saper fare secolare ricco di storia e cultura, sono anche coloro che negli ultimi 30 – 40 anni hanno saputo innovarsi più di tutti gli altri settori, migliorandosi sia dal punto di vista tecnologico che genetico.
“Le nostre aziende sono per innovazione ai vertici in Europa, persino i pastori del Roquefort, rinomati per questo in tutto il mondo, non hanno la nostra dotazione tecnica” spiega il direttore dell’Ara Sardegna Marino Contu.
“Il pastore, nonostante abbia un livello di istruzione medio basso, ha saputo negli anni assorbire e trasferire nella propria azienda le tante informazioni e conoscenze riguardanti il proprio settore – continua Contu -. Sono state installate dalle 5 alle 6 mila mungitrici meccaniche, abbiamo aziende modello dal punto di vista gestionale, oltre che per la qualità dei prodotti. L’allevatore è attento al rispetto delle norme igienico-sanitarie e merceologiche. Produce cibo sicuro e sano, ed è riuscito ad ottenere la fiducia del consumatore come dimostrano le ottime performance del Pecorino”.
Le carenze del settore secondo l’Ara sono da riscontrare nel marketing e nella cooperazione.
“Da questo punto di vista i francesci sono ancora dei maestri – sottolinea Marino Contu –. A noi manca un’unica cabina di regia produttori-trasformatori che gestisca tutti gli aspetti del comparto, compreso quello fondamentale del marketing”.
Uno spaccato della capacità innovativa del mondo agropastorale sarà dato dal convegno, a cui prenderà parte l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi, che sarà presieduto dal direttore Marino Contu e moderato dal direttore nazionale di Assonapa Riccardo Negrini.
Sono previsti diversi momenti che tratteranno temi economici, scientifici e nutrizionali.
Il primo sarà affidato ad Antonello Carta di Agris che presenterà in anteprima il progetto Migliovigensar, studio sul miglioramento genetico.
“E’ un progetto genomico innovativo a livello internazionale che abbiamo condotto in collaborazione con la facoltà di veterinaria di Sassari, Porto Conte Ricerche e le Apa provinciali – anticipa il presidente di Ara Sardegna Sandro Lasi –. Avrà una portata rivoluzionaria perchè se prima il Dna ci consentiva di conoscere due caratteri adesso ne consoceremo più di ottanta con importanti risvolti sia per la selezione degli animali che per la qualità dei prodotti”
Nella seconda parte sarà presentata la tabella nutrizionale del Pecorino romano, anche questa molto attesa. Lo faranno Gavino Sanna della facoltà di Chimica di Sassari e Margherita Addis di Agris.
A seguire Antonio Pazzona e Giovanni Chessa del dipartimenti di Agraria di Sassari parleranno della realizzazione di un prototipo che consentirà di diagnosticare la mastite subclinica a costi bassissimi.
In conclusione Antonio Natale e Paolo Oppia di Aras comunicheranno il nuovo studio sulla valutazione economica per l’allevamento dell’agnellone pesante. “ci diranno – conclude il presidente Sandro Lisi – se converrà o meno produrre carne ovina”.
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