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Ovodda. Successo del progetto Lav...ora, nonostante i ritardi dell'assessorato regionale alla Sanità

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OVODDA. Sono terminati il 30 giugno, dopo un anno di attivita', i progetti Lav...ora gestiti a Ovodda dalla Cooperativa sociale OMPHALOS.

I progetti hanno fatto si che 36 persone in stato di disaggio economico e/o sociale siano state inserite in altrettante aziende per un tirocinio formativo di un anno.

Questa esperienza, sostenuta da una borsa lavoro di 600 euro mensili, ha permesso ai destinatari di acquisire, oltre che un sostegno economico essenziale che ha rappresentato in molti casi l'unica fonte di reddito, anche delle competenze ed esperienze spendibili sul mercato del lavoro.

I progetti sono stati supportati da un tutor aziendale e un tutor di accompagnamento, e hanno avuto esiti molto positivi.

Al termine dei progetti, 3 persone sono state assunte a tempo indeterminato dalle aziende ospitanti, 3 hanno avuto contratti stagionali, due hanno deciso di riprendere gli studi, una ha definito il suo progetto di impresa autonoma, due hanno potuto accedere a bandi di enti pubblici grazie alle esperienze acquisite. Per diversi di loro ha stimolato un percorso di consapevolezza personale permettendo di affrontare meglio i loro problemi.

I progetti sono stati supportati dal Comune di Ovodda.

Sono stati progetti efficaci, che hanno consentito ai destinatari di accedere ad una formazione specifica e di avere un supporto economico dignitoso e alle aziende di formare e provare sul campo possibili addetti senza costi.

L'esito positivo dei progetti però è stato sminuito dal mancato pagamento di alcune mensilità. L'assessorato regionale alla Sanità, che ha la titolarità del bando, ha avuto grandi difficoltà a gestirlo e in particolare non è stato in grado di dare informazioni ai gestori dei progetti, in tempi adeguati, sulle modalità di rendicontazione (informazioni fornite solo a giugno a progetti ormai in chiusura). Ha avuto gravi ritardi nella predisposizione del sistema informatico per la rendicontazione (operativo e funzionante solo da aprile), e nella gestione dei controlli e conseguentemente nell'erogazione dei pagamenti. 

Nonostante il mancato pagamento delle borse, situazione che perdura da febbraio, tutti i destinatari hanno proseguito e concluso i progetti, con gli esiti positivi indicati precedentemente. Solo dopo la conclusione dei progetti stessi hanno deciso di protestare formalmente.

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