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La Base: "la nostra proposta per risolvere il problema del refresh in agricoltura"

a cura della redazione
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La questione è semplice: degli agricoltori hanno presentato domanda quando l'eleggibilità dei pascoli (bosco in questo caso) ammessa era del 50%. In corso di domanda le regole sono cambiate e le superfici ammesse a contributo sono state ridotte al 30% esponendo gli stessi agricoltori ad anomalie e quindi alla restituzione di vagonate di soldi.

"L'impegno concentrico della Coldiretti, della politica regionale e romana e anche la nostra proposta di legge nazionale - sostengono i tre consiglieri regionali de la Base Efisio Arbau, Michele Azara e Gaetano Ledda - hanno ripristinato solo per il futuro il principio che ristabilisce i criteri vigenti fino allo scorso anno, riconoscimento dei pascoli arborati al 50% invece che ridurlo al 30%".

Il problema adesso rileva, ed anche in modo drammatico, per il periodo di interregno con tantissime aziende obbligate a restituire somme solo perché le regole sono state cambiate in corso.

"Cosa fare? - si chiedono retoricamente i consiglieri de La Base - litigare, scaricare il barile all'italiana sul soggetto più debole? La Base crede che questo non sia possibile. Per questo - è la proposta - alla prima conferenza dei capigruppo utile, proporremo l'approvazione urgente (ai sensi dell'articolo 102 del regolamento consiliare) di una proposta di legge nazionale (da ratificare-approvare in parlamento) che retroattivamente sani la situazione. I precedenti ci sono ed anche rumorosi. Su tutti lo scandalo delle quote latte e delle multe leghiste".

"Prendendo nota dei capigruppo che consentiranno la procedura d'urgenza - concludono - si potrà capire chi è a favore dell'agricoltura sarda e chi invece gioca a scaricare il barile all'italiana".

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